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Il presidente del consiglio comunale Gianfranco Nastasi ha convocato i lavori d’Aula in seduta ordinaria martedì prossimo.
All’ordine del giorno oltre a diverse interrogazioni, alcune delle quali risalenti addirittura a novembre dello scorso anno, due variazioni di bilancio approvate dalla giunta relativa a fondi messi a disposizione in occasione dell’emergenza Covid-19 e poi una mozione presentata dal gruppo consiliare della Lega finalizzato a consentire agli studenti laureandi di poter svolgere la cerimonia a distanza nell’aula consiliare.
Nel corso della serata si procederà anche alla consegna degli attestati di benemerenza del Comune a Fabrizio Finocchiaro “per essere esempio di singolare e straordinaria generosità verso gli altri e in particolare verso gli anziani ed i malati” e a Samuel Patti, “il quale oltrepassando tutte le barriere, è riuscito a conquistare una condizione di pari opportunità nella società in cui vive, diventando anche esempio di singolare e straordinaria generosità verso gli altri”.
A proporre tali riconoscimenti è stato lo stesso presidente Gianfranco Nastasi.

La notizia che il Comune di Milazzo non ha ricevuto alcun contributo dall’assessorato regionale ai Beni culturali per l’acquisto di pubblicazioni da assegnare alle Biblioteche aperte al pubblico e per la conservazione dei beli librari, ha provocato la protesta del consigliere Antonio Foti il quale evidenzia che si tratta della seconda volta consecutiva in cui Milazzo resta al palo.
“Nell’ultimo biennio – evidenzia il consigliere – ho inviato all’assessore Presti e al dirigente di settore apposite note informative nelle quali allegavo la circolare dell’assessorato e i criteri di partecipazione. Ho come il presentimento, ancora una volta, che si tratti dell’ennesima magra figura di un assessore ai Beni Culturali incapace di seguire qualsiasi processo e questione amministrativa sulla base degli strumenti offerti dall’assessorato regionale per la crescita culturale dei comuni siciliani. Spero almeno abbia l’umiltà di darci chiarimenti in merito. Un Comune che sta per uscire dalla procedura di dissesto non può permettersi di perdere queste piccole opportunità in termini di investimenti su un settore, quali i beni culturali, sul quale oggi intervenire a bilancio è estremamente difficile per le esigue risorse comunali”.