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Riprendono lunedì 14 giugno alle 19,30 i lavori del consiglio comunale con all’ordine del giorno diverse interrogazioni e mozioni, ma con l’esame di alcuni debiti fuori bilancio uno dell’importo di 2.521 euro e l’altro di 15.979 derivanti da sentenze esecutive che dunque il Comune dovrà liquidare.
I consiglieri saranno poi chiamati a pronunciarsi su due mozioni. La prima, presentata dal consigliere Pippo Doddo sul “Prolungamento isola pedonale via Medici-piazza piazza Mazzini”, l’altra da Antonio Foti relativa alla possibile sottoscrizione di un “Protocollo d’intesa tra il Comune di Milazzo, il Parco Archeologico di Tindari ed il Dipartimento di civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina per la valorizzazione del patrimonio archeologico di Milazzo”.
Sempre Foti ha all’ordine del giorno una serie di interrogazioni in merito a diverse problematiche cittadine.

Inoltre è stata presentata ieri mattina dai consiglieri dei gruppi “Milazzo 2020”, Franco Rizzo, Maria Sottile e Lydia Russo e “Città Futura”, Valentina Cocuzza la proposta di Regolamento per l’istituzione del servizio di vigilanza comunale per la difesa ambientale del territorio, controllo gestione, raccolta e smaltimento rifiuti e della figura comunale della Guardia Ambientale Volontaria (GAV).
Il Regolamento passerà al vaglio degli uffici per i pareri di competenza e quindi approderà all’ufficio di presidenza per il giudizio prima della competente commissione consiliare e poi dell’Aula. Il servizio di vigilanza ambientale comunale sarà su base volontaria non retribuito.
La Guardia Ambientale Volontaria Comunale svolge attività informative ed educative ai cittadini sulle modalità e sul corretto conferimento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, nonché opera di prevenzione nei confronti di quegli utenti che, con comportamenti irrispettosi del vivere civile, arrecano danno all’ambiente, all’immagine e al decoro della città. Avrà anche funzioni di vigilanza, di controllo e di accertamento con potestà sanzionatoria per le violazioni dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali relativi, in via esclusiva, alle fasi del ciclo di gestione dei rifiuti di competenza del Comune, al fine di concorrere alla difesa del suolo, del paesaggio e alla tutela dell’ambiente.
Le guardie ambientali saranno nominate dal sindaco con apposito decreto.
Ovviamente la bozza potrà essere oggetto di integrazioni da parte delle forze politiche.