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Dopo le ultime tensioni si è tenuta la seduta di consiglio comunale dal clima più tranquillo riguardante il Castello di Milazzo e le Celle comunali: problematiche attuali da affrontate tempestivamente.

Primo argomento iscritto all’ordine del giorno, sollevato dal consigliere Antonio Foti: infiltrazioni di acqua all’interno di alcuni locali del Castello.

A rispondere è stato il sindaco Formica riferendo di sopraluoghi effettuati, di interlocuzione con la ditta che si è dichiarata disponibile ad effettuare i necessari interventi.

I consiglieri Franco Rizzo e Midili hanno sollevato la questione riguardante le celle comunali e le strutture delle società di mutuo soccorso.

Il sindaco ha riferito che l’ultimo seppellimento al cimitero risale a 30 giorni fa e che in atto ci sono soltanto 2 salme in attesa di sepoltura. Ha comunque assicurato che è stata predisposta l’elaborazione degli atti amministrativi per dare soluzione al problema. Lo stesso sindaco ha preannunciato che a breve saranno riconvocati i responsabili delle società di mutuo soccorso per un ulteriore approfondimento del problema ed andare alla ricerca di una soluzione.

«Per cui nelle prossime settimane –ha detto il sindaco – la situazione potrà essere anche sbloccata».

Alessio Andaloro ha invitato il sindaco a sollecitare gli uffici perché provvedano a raggiungere gli obiettivi con le società, in quanto è una problematica che pesa notevolmente sulle spalle dei cittadini. Poi, avanzando pure il sospetto che ci possano essere anche speculazioni nel provvedere alle sepolture, ha invitato il Comune a vigilare sul comportamento delle società effettuando anche adeguati controlli.

Gaetano Nanì ha ritenuto improbabile ed improponibile l’eventuale ampliamento del cimitero, che peraltro è “monumentale”.
Infine l’interrogazione di Massimo Bagli sui passi carrabili ed il ritardo nelle loro concessioni. Anche qui chiarimento del sindaco che ha comunicato di aver già affrontato la questione col dirigente del servizio per migliorarlo soprattutto per quel che concerne la tempistica.

Valentina M. Di Salvo