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Si è svolta ieri sera la seduta straordinaria ed urgente del Consiglio sulle problematiche inerenti l’avanzata del Covid-19 sul territorio cittadino, richiesta dal consigliere Lorenzo Italiano con un documento sottoscritto da altri colleghi d’Aula.

E’ stato proprio Italiano ad illustrare i contenuti del documento finalizzato, non solo a verificare l’opportunità di chiudere le scuole, se necessario, bensì per avere un maggior confronto con l’Amministrazione finalizzato ad avere contezza sulle azioni attuali e future per arginare l’emergenza ed individuare le soluzioni migliori per la comunità messa in ginocchio economicamente. “Dobbiamo essere vicini ai bisogni della gente come consiglieri e come amministratori in questo periodo di grande incertezza – ha detto Italiano -. Sentiamo il bisogno di essere vicini ai nostri concittadini”. A seguire la risposta del sindaco il quale dopo aver premesso dell’informazione quotidiana data ai cittadini ha spiegato che per quel che concerne la chiusura delle scuole non rientrano nelle prerogative del sindaco provvedimenti di apertura o di chiusura che rientrano nelle competenze dell’Asp, come da direttive ministeriali.
Ha riferito sulla situazione presente nei plessi scolastici cittadini facendo cenno anche ad alcuni contagi registrati, ma di provenienza esterna trattandosi di soggetti che l’avevano contratti al di fuori dell’ambito scolastico, assicurando comunque che erano stato dato seguito alle direttive esistenti per l’isolamento e la sanificazione dei locali. Midili ha poi riferito ha poi, fornendo un aggiornamento sui tamponi positivi della giornata, ha spiegato che il dato del contagio è di gran lunga inferiore rispetto alla media nazionale e regionale.
Quindi, rispondendo a Giuseppe Crisafulli che ne aveva fatto richiesta, il sindaco ha detto che il COC è stato sempre aperto, quindi attivo, e quando è stato interessato ha effettuato i necessari interventi.
Il consigliere Antonio Foti ha invece suggerito di attivare una cabina di regia con le associazioni di volontariato, proponendo un tavolo di confronto con le attività economiche cittadine; ha chiesto la creazione di un fondo di solidarietà comunale; ha considerato indispensabile richiamare l’attenzione dei governi nazionale e regionale sui presidi ospedalieri di Barcellona e Milazzo.
Quindi Giuseppe Crisafulli ha fatto osservare che in città si riscontrano in alcune piazze, nelle ore pomeridiane e serali, assembramenti di ragazzi. Da qui l’invito al sindaco alle opportune verifiche, per valutare, in ultima analisi, sempre previa intesa con le forze dell’ordine deputate ai controlli (polizia e carabinieri) l’opportunità di chiudere i luoghi maggiormente frequentati qualora dovessero emergere situazioni di rischio contagi o magari perché non vengono rispettate le norme previste dal Dpcm ed in particolare l’uso delle mascherine e il distanziamento sociale.
Il sindaco ha replicato al consigliere invitandolo a formalizzare per iscritto tale richiesta.
Da ultimo il consigliere Lorenzo Italiano ha chiesto all’Amministrazione di vigilare, coinvolgendo l’Asp, sui rifiuti che arrivano nel porto di Milazzo dalle Eolie.
La biblioteca comunale attiva il servizio take away
Dopo il Dpcm del 3 novembre 2020, che ha portato alla chiusura al pubblico della Biblioteca comunale, il servizio sta per riprendere l’attività, con una modalità completamente nuova.
Da martedì 17 novembre infatti, sarà attivato il servizio di prestito dei libri per “asporto”.
Sarà possibile ritirare i libri direttamente all’ingresso della sede della Biblioteca Comunale muniti di mascherina come previsto dalle norme vigenti previo appuntamento telefonico.
Inoltre sarà possibile per i cittadini residenti nel territorio comunale richiedere gratuitamente la consegna a domicilio. Quest’ultimo servizio è rivolto agli over 70 e a coloro che per problemi di salute sono impossibilitati a recarsi in biblioteca.
La restituzione dei libri verrà effettuata dall’utente che è nella condizione di farlo, all’ingresso di Palazzo D’amico munito di mascherina.
Per gli utenti che hanno usufruito della consegna a domicilio sarà lo stesso personale della Biblioteca previo accordo telefonico a ritirarlo; sempre munito di dispositivo di sicurezza (mascherina e guanti).
Tutti i libri dati in prestito al momento della restituzione verranno sottoposti a “quarantena” come previsto dalla normativa vigente.
“Ritengo che sia un modo per continuare a mantenere un servizio in favore dei nostri cittadini – ha detto l’assessore Francesco Alesci, promotore dell’iniziativa, anche perché in quest’anno caratterizzato dall’emergenza Covid, molte persone si sono avvicinate alla lettura per trascorrere il tempo libero. L’ultimo decreto del presidente Conte ci ha obbligati a chiudere nuovamente le biblioteche e così abbiamo pensato a questo servizio di prestito attraverso il take-away”.