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Prosegue senza sosta l’attività della Guardia Costiera di Milazzo, nel corso dell’ultimo fine settimana, impegnata lungo le coste tirreniche della provincia e nell’area dello Stretto di Messina.

Sotto la lente d’ingrandimento la cattura del tonno rosso, consentita fino al 1 luglio, ma spesso oggetto di violazioni da parte degli equipaggi dei pescherecci. In mare la motonave Diciotti CP 941 la Ingianni CP 409 per le attività di controllo e verifica sulla pesca al tonno rosso con le reti a circuizione. Gli ispettori per la pesca della Guardia Costiera hanno sanzionato quattro pescherecci che, a seguito della cattura, non avevano compilato e/o consegnato la prevista documentazione, utile a fornire la tracciabilità del prodotto.

Quattro i verbali amministrativi elevati, per un totale di oltre 10 mila euro di sanzioni. L’attenzione rimane alta anche nell’ambito del contrasto all’uso delle reti da posta derivanti illegali, strumenti di pesca non selettivi che danneggiano la fauna ittica. Negli ultimi giorni sono avvenuti due sequestri. Il primo nello Stretto con i sigilli a 1200 metri di rete illegale scoperta a largo di Bagnara Calabra. Il secondo lungo la costa tirrenica con gli uomini della guardia costiera di Sant’Agata di Militello con il supporto del Nucleo subacquei della Guardia Costiera di Messina che hanno proceduto al recupero di alcune reti abbandonate fuori dal porto e utilizzate illegalmente.

Tale attività di contrasto alla pesca illegale, svolta dalla guardia costiera, è fondamentale per la salvaguardia dell’ecosistema marino, per il sostegno degli operatori del settore pesca che operano nella legalità e per la tutela del consumatore finale.