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E’ in programma domenica 28 gennaio la manifestazione di protesta per impedire l’autorizzazione del mega-inceneritore di A2A nella valle del Mela, con partenza alle 15 da Piazza San Papino a Milazzo. 

L’iniziativa fortemente voluta dalle associazioni e dai comitati contro l’inceneritore Valle del Mela ha l’obiettivo di dare voce ad un territorio già martoriato dall’inquinamento, attraverso la partecipazione tra le strade di Milazzo. Inoltre le associazioni e i comitati vogliono ribadire che l’incenerimento è la peggiore strategia di gestione dei rifiuti, che vanno riciclati anziché bruciati.
Una strategia che produce profitto per pochi e malattie e degrado per i comuni cittadini. Una strategia che brucia anche posti di lavoro, oltre che rifiuti e salute, in quanto riciclando se ne creerebbero molti di più.
“No inceneritori, SI al recupero di materia e al lavoro pulito”, questo lo slogan del corteo che smonta la faziosa retorica governativa: quella che spaccia gli inceneritori quale soluzione alle saturazione delle discariche. “L’inceneritore del Mela produrrebbe ogni anno 150 mila tonnellate di ceneri da smaltire nelle già sature discariche siciliane, – spiegano in una nota le associazioni e i comitati – a fronte dell’incenerimento di 510 mila tonnellate di rifiuti provenienti da altre regioni. Solamente una riduzione alla fonte, la raccolta differenziata ed il recupero dei materiali può offrire una soluzione duratura per l’emergenza rifiuti, redistribuendo anche quella ricchezza che altrimenti rimarrebbe concentrata nelle mani dei signori delle discariche e degli inceneritori”.
Alla manifestazione hanno aderito circa 100 sigle e saranno presenti delegazioni provenienti anche dal resto d’Italia. Parteciperanno nomi noti del settore agro-alimentare, come quello della chef stellata Martina Caruso, preoccupata per gli effetti che un tale impianto potrebbe avere sulle eccellenze del territorio. Anche le isole Eolie si sono schierate apertamente contro il mega-inceneritore, che può contaminare eccellenze come la malvasia o i capperi prodotti nell’arcipelago patrimonio UNESCO.
Domenica sarà la giornata di tutte e tutti, delle figlie e dei figli, dei genitori, degli amici, delle persone che vogliono riappropriarsi del loro futuro e difendere la propria vita. Sarà una giornata storica, con la quale lanceremo un messaggio forte e chiaro innanzitutto al governo, ma anche alla politica locale e regionale: questo territorio (come tutta la Sicilia) non è più disposto a subire, a farsi trattare come un ricettacolo dei peggiori impianti inquinanti e di veder sfumare le occasioni di vero sviluppo. E soprattutto pretende da politica e istituzioni atti concreti capaci di scongiurare l’inceneritore.