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Tredici consiglieri comunali, primo firmatario Pippo Midili, hanno chiesto al presidente del consiglio comunale Gianfranco Nastasi la convocazione di una seduta urgente del Consiglio Comunale per discutere ed eventualmente adottare atti idonei a trovare soluzione alla grave e critica situazione verificatasi nei giorni scorsi, e in ultimo nella giornata di Domenica 16 dicembre – nella zona dell’asse viario, sulla strada statale 113, nel centro abitato di Corriolo, ai caselli Autostradali A20 Milazzo ed in prossimità dell’innesto della strada Milazzo-Archi. Il riferimento è agli ingorghi e conseguenti blocchi stradali tali da causare l’impossibilità di raggiungere i luoghi di arrivo se non con attese e file e con percorrenze di pochi chilometri in oltre 1 ora.

Una situazione insostenibile si legge nel documento che reca le firme anche di Franco Rizzo, Franco Russo, Francesco De Gaetano, Russo Lydia, Antonio Foti, Rosario Piraino, Valentina Cocuzza, Maria Magliarditi, Massimo Bagli, Santino Saraò, Alessandro Oliva e Alesci Francesco  – aggravata, per gli abitanti di Corriolo, dall’impossibilità di poter uscire dalle proprie abitazioni a causa dell’indiscriminato parcheggio degli avventori dei vari centri commerciali ricadenti in zona. Quanto avvenuto mette sicuramente a rischio l’uso normale di vie che per la città di Milazzo rappresentano vie di fuga preziose ed importanti. Situazione che tende a peggiorare con le prossime aperture di ulteriori insediamenti commerciali.

“I fatti registrati nella giornata di Domenica, come ultimo episodio, danno chiaro il senso di come la viabilità della zona non è in condizioni di sopportare il flusso veicolare in entrata ed in uscita. Tutto questo a scapito anche delle vie di ingresso alla città di Milazzo che viene quindi ulteriormente penalizzata nonostante abbia asservito il proprio asse viario alla viabilità d’uso diversa da quella per cui originariamente era nata”.

Inoltre la consigliera comunale Valentina Cocuzza è intervenuta in merito alle criticità che si sono registrare nell’ultimo fine settimana nell’area che ospita i Centri commerciali, alle porte di Milazzo.

“Ritengo che le questioni siano due e vadano tenute distinte – afferma la consigliera -. Una riguarda la viabilità soprattutto in prossimità del centro abitato di Corriolo e Crocecaruso di San Filippo del Mela, l’altra, tutta milazzese sollevata principalmente dai commercianti del centro che devono lottare su due fronti, quello della concorrenza dei centri commerciali ( forse un falso problema essendo la clientela diversa), e quello della viabilità domenicale cittadina. Ed in particolare alla mancata attuazione di un vero e proprio parco urbano con ampia zona non accessibile alle auto che faccia rivivere il centro di Milazzo.
Questo il quadro. Personalmente mi chiedo: ma vogliamo mettere l’anonimo centro commerciale con la bellezza del lungomare o del piano baele che adeguatamente attenzionati e pedonalizzati rilancerebbero l’economia milazzese?
E’ qui che a mio avviso forse si concentrano le maggiori colpe dell’attuale Amministrazione comunale che era stata propagandata come rivoluzionaria e si è rilevata conservatrice.
Le due realtà, quella dei centri commerciali e del centro cittadino – prosegue Cocuzza – possono coesistere ma bisogna attenzionare particolarmente la viabilità della 113 per non correre il rischio in un futuro prossimo che il vicino ospedale di Grazia non possa essere raggiunto da chi dovesse averne bisogno.
Chiedo quindi al Sindaco di Milazzo cosa abbia intenzione di fare per rimediare alle carenze manifestate in questi anni, che hanno inflitto un grave colpo all’economia cittadina e come intenda gestire la situazione insostenibile che si è verificata nei giorni scorsi nella zona dell’asse viario, sulla strada statale 113, ed in prossimità del centro abitato di Corriolo chiuso in una morsa senza vie di fuga”.
Da ultimo la consigliera ricorda di aver sottoscritto assieme ad altri colleghi d’Aula la richiesta di convocazione di un consiglio straordinario al fine di trovare soluzioni e risposte. “Ma non basta certamente un consiglio comunale per risolvere i problemi se poi l’esecutivo resta sordo a qualsiasi suggerimento”.