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La notte scorsa colto in flagranza dalla motovedetta V.2072 Sezione operativa navale della Guardia di Finanza guidati dal Comandante Di Franco, un diportista che con attrezzatura non consentita era dedito alla pesca illegale di tonno rosso a e miglia da Capo Milazzo.

Gli ultimi Decreti del governo centrale e le successive norme regionali volte a contenere e gestire la pandemia, consentono ai diportisti di prendere il largo per esercitare la pesca ricreativa, fatto salvo il rispetto delle norme vigenti che disciplinano il settore della nautica. Questo non è accaduto la notte scorsa, quando i locali finanzieri di mare durante una delle consuete navigazioni in attività di polizia, si sono imbattuti in un diportista del luogo che, provvisto di attrezzatura non consentita (un parangale con oltre 250 ami), aveva appena catturato due esemplari di tonno rosso del peso di circa 250 Kg., destinati alla vendita in violazione alle norme atte a garantirne la tracciabilità e l’idonietà sanitaria che della leale concorrenza in danno dei pescatori professionali i quali, muniti delle necessarie autorizzazioni, dalla pesca traggono la loro fonte di reddito e sostentamento per le loro famiglie.
Il diportista è stato verbalizzato dalle fiamme gialle che hanno sottoposto a sequestro amministrativo sia l’attrezzatura utilizzata che i due esemplari di tonno. Il pescato, giudicato idoneo al consumo umano da parte del competente ufficio veterinario dell’Asl di Milazzo, è stato donato in beneficenza ad enti caritatevoli impegnati a fornire sostegno a famiglie bisognose del comprensorio mamertino.
Relativamente all’attrezzatura sotto sequestro, nei prossimi giorni verranno avviate le formalità per la distruzione.