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“Ancora una volta alla Fondazione Lucifero si cerca di fare confusione! Forse per distrarre da quello che è il problema.

Una tattica che però non possiamo accettare, – scrivono in una nota i consiglieri comunali Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli, Alessio Andaloro, Damiano Maisano – così come non possiamo accettare chi cerca di intervenire a gamba tesa senza conoscere uomini e fatti.
Ci chiediamo questo leggendo le ultime dichiarazioni del deputato Galluzzo che
improvvisamente invoca il commissario della Fondazione e addirittura l’intervento
dell’Antimafia! Perché? Se la politica rappresentata da Galluzzo sa cose che altri non
sanno, le denunci, facendo nomi e cognomi, fatti e circostanze. Spieghi insomma cosa è
successo di così grave alla Fondazione Lucifero per scomodare la commissione antimafia.
Diversamente taccia. O si attivi magari per cambiare la legge sugli appalti promuovendo
il regime delle proroghe rispetto alle gare pubbliche per la gestione dei servizi da
affidare.
Quali interessi dovrebbero tutelare i consiglieri Scicolone, Puglisi e Schirò che invece da
tempo chiedono trasparenza e legalità e che siano osservate le norme. E’ reato che gli
stessi cerchino il rispetto della legge per l’aggiudicazione di alcuni servizi resi da una
associazione che da decenni opera all’interno della fondazione in regime di prorogatio?
Noi Consiglieri Comunali di opposizione non siamo mai entrati nel merito del servizio reso
dall’associazione “Il Giglio” ma oggi atteso che la politica rappresentata
dall’Amministrazione comunale e dal deputato Galluzzo entra nel merito chiediamo che si
approfondiscano tutte le affermazioni rilasciate agli organi di stampa. Anche perché si
tratta di comportamenti che paventano una ingerenza gratuita nella gestione libera del
Cda. Come se si volesse intimorire i consiglieri che si muovono in maniera diversa da
come dovrebbero. Non crediamo che oggi sia uno scontro tra chi gestisce il servizio e i
consiglieri del Cda, ma bisogna fare luce sulla gestione dell’Ipab che oggi è in
predissesto. Chiediamo trasparenza e legalità nella gestione. Per questo siamo noi che
invochiamo un intervento della Corte dei Conti affinché avvii una ispezione per il
controllo contabile dell’ente. Per sapere ad esempio che fine hanno fatto e a che cosa
sono serviti i 2 milioni e 200mila euro pagati dal Comune di Milazzo alla Fondazione nel
2010. Si diceva che sarebbero serviti per il recupero del palazzo in Marina Garibaldi che
oggi è invece a rischio crollo.
Noi apprezziamo la presidente Collica e comprendiamo, ma tutti siamo chiamati al
rispetto delle regole, anche quando si fanno difese d’ufficio improvvise.
Rispetto alla sostituzione del componente indicato dall’amministrazione comunale,
ricordiamo che il Sindaco ha già tentato la sostituzione ma ha perso il ricorso. Quindi ,
bisogna aspettare la naturale scadenza per sostituire il Consigliere Scicolone e dare
spazio a qualche indicazione politica.
Per tutte queste ragioni riteniamo opportuno che chi rappresenta i cittadini debba
affrontare questa delicata tematica e nei prossimi giorni depositeremo una richiesta di
consiglio comunale straordinario, urgente e aperto per far intervenire il Cda della
Fondazione e la deputazione tutta”.