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Dopo numerose segnalazioni a seguito dei fumi sospetti provenienti dalle torce della Raffineria di Milazzo, il dipartimento provinciale ambiente ed energia della Lega coordinato dall’Avv. Antonio Giardina, di concerto con il coordinatore provinciale della Lega On. Antonio Catalfamo, ha inoltrato una lettera all’Ispra e all’Arpa – enti territorialmente competenti per il monitoraggio ambientale chiedendo nello specifico:
– accertamenti inerenti le caratteristiche quali-quantitative della nube rilasciata in tale occasione dagli impianti di torcia dello stabilimento
– analisi della concentrazione atmosferica di qualità dell’aria ambiente tanto da parte delle stazioni di misura fisse che necessariamente da laboratori mobili, inquinanti quali Particolato, NHMC (idrocarburi non metanici); (Idrocarburi Policiclini Aromatici); Benzene; sostanze solforate; ampionamento ed analisi della deposizione atmosferica inerente la ricaduta al suolo delle sostanze inquinanti immesse in atmosfera;
– accertamenti ed ispezione immediata in situ (verifiche tecniche relative agli impianti in marcia, caratterizzazione quali-quantitativa delle emissioni in atmosfera, etc.),anche ex art. 29-decies, comma 3, D.Lgs. n. 152/2006; verifica se il gestore abbia osservato gli obblighi di informazione e art. 29-undecies del D.Lgs. n. 152/2006 nei confronti dell’Autorità Competente ed all’Autorità di Controllo, e quali misure siano state immediatamente adottate per limitare le conseguenze ambientali e prevenire ulteriori eventuali incidenti o eventi imprevisti;

“La polvere depositatasi a seguito della fumata anomala di venerdì scorso ci ha spinto a mettere in moto il nostro dipartimento ambientale – ha dichiarato l’On. Antonio Catalfamo – perché sulla salute dei cittadini non permettiamo dubbi o possibili fraintendimenti. Fondamentale è a questo punto chiarire l’accaduto nell’unico interesse generale dei cittadini.”