Condividi:

Anche nella Città del Capo nella forte ricerca della fede, le ansie iniziali legati alla complessità di un protocollo rigido della Diocesi messinese sono stati abbondantemente superati grazie al buonsenso comune e all’efficienza delle comunità parrocchiali milazzesi che con spirito cristiano hanno riabbracciato i fedeli per le celebrazioni.

Da lunedì scorso, giorno della riapertura delle chiese, l’autentico “termoscanner” sui sagrati è stato oggi nella prima celebrazione eucaristica di questa domenica dell’Ascensione di Nostro Signore. Solo in rari casi nelle parrocchie del centro e della periferia di Milazzo sembra aver avuto successo l’iniziativa della prenotazione telefonica per esigenze particolari, in molte altre l’ampiezza degli spazi ha permesso ingressi sia pur contingentati, supervisionati da volontari pastorali. I sacerdoti celebranti nel momento della comunione si sono attrezzati raggiungendo ai posti i partecipanti oppure con le cosiddette pinzette eucaristiche,in tutti è stato osservato l’uso della mascherina. Il rispetto della sicurezza si è conciliato con la fede cristiana, dopo aver sperimentato il calore delle chiese domestiche nell’incubo del lockdown.