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Momenti di paura a Milazzo dopo il forte boato avvertito subito dopo le 9.30 di questa mattina con le fiamme che si sarebbero innalzate dalla Raffineria provenienti da una delle tubature collocata lato mare nella zona denominata Taz. Intanto una nube di oltre cento metri si sarebbe propagata in cielo visibili anche dalle isole eolie.

Da indiscrezioni nessun impianto sembrerebbe essere coinvolto. Sul posto da subito gli operatori antincendio hanno provveduto allo spegnimento, nessun ferito sembrerebbe esserci al momento.

Dagli ultimi aggiornamenti: Alla raffineria è cessato allarme, sono andate a fuoco due pompe nella zona Taz. Non si registrano feriti e l’incendio, secondo la Capitaneria di porto, è sotto controllo. A prendere fuoco sarebbe stata una pompa installata in prossimità di un serbatoio, quasi all’altezza del terzo pontile dello stabilimento petrolifero. In prossimità del rogo stanno operande le squadre antincendio della Raffineria (di proprietà Eni e Q8) e i vigili del fuoco del distaccamento di Milazzo. Non ci sono petroliere attraccate ai pontili e quelle in rada si sono allontanate dal punto di ancoraggio.

Adesso si dovrà indagare sulle cause dell’incendio che ha messo in subbuglio la città mamertina e il suo comprensorio da anni vittima del forte inquinamento provocato dalla zona industriale. Si presume fuoriuscita del prodotto dalle tubature. Intanto la coltre nube tossica non provoca un danno ambientale atmosferico, ricadente sul territorio? A questa domanda dovrebbe rispondere la RAM e le istituzioni preposte.