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La Consulta Giovanile di Milazzo ha il suo nuovo logo. Sul profilo instagram della Consulta, sono state votate le proposte grafiche arrivate nelle scorse settimane dai giovani milazzesi. Con oltre 282 votanti, il logo più votato con 126 preferenze è stato il logo proposto da uno studente del liceo artistico che, nonostante abbia preferito rimanere anonimo, ha allegato alla sua proposta la seguente descrizione:

«Il logo della Consulta Giovanile di Milazzo attinge a un patrimonio di simbologie comuni. L’occhio dello scarabeo diventa la visione sul futuro, che sta alla base di ogni ragionamento sulla città. È dorato, come la terra di Sicilia illuminata dal sole. In mezzo c’è il mare, che è parte fondamentale della tradizione storica della città di Milazzo. In cima c’è la città, anzi la cittadella, nucleo fondante della città, patrimonio di identità e di cultura. Vi si staglia il portone della cinta aragonese, che diventa un varco sul futuro. Il colore rosso, ripreso dallo stemma comunale, racchiude i valori della passione, della voglia di fare e dell’orgoglio».

I componenti della consulta si dicono soddisfatti per la partecipazione al voto. « I votanti complessivi sono stati 282 – afferma la responsabile del gruppo comunicazione social, Anna Andaloro. Un risultato che dà conferma del fatto che il senso di appartenenza alla Consulta Giovanile di Milazzo va oltre l’elenco dei delegati iscritti ufficialmente. E questo non può che farci piacere, perché significa che il nostro lavoro di coinvolgimento, nonostante ci sia ancora molto da fare, sta funzionando.

Inoltre uno dei loghi proposti da Alessio Gitto potrebbe essere utilizzato dalla neo-costituita consulta dello sport.

Nel frattempo, il 2 giugno alle 22.00, si è tenuta la quarta riunione dell’organo durante il quale sono state approvate tre nuove commissioni: «Turismo e movida», «Arte cultura e territorio», «Giovani a lavoro». Quest’ultima, importantissima, avrà come priorità quella dotare ai giovani milazzesi quanti più strumenti possibili per potere scegliere di rimanere a lavorare nella propria città. In questo senso uno dei primi step consisterà nel relazionarsi con gli studenti delle scuole superiori, per avviare una trasformazione culturale che aggiunga alla mentalità del cercare lavoro anche quella del creare lavoro.

«Una grande attenzione sarà posta ll’orientamento al lavoro degli studenti – afferma Gianmarco Codraro – la commissione si impegnerà a redigere un vademecum contenente piccoli trucchi e suggerimenti per affrontare al meglio i colloqui di lavoro e per approntare un curriculum quanto più appetibile per le imprese datrici di lavoro.» Inoltre c’è la disponibilità a operare fianco a fianco degli Uffici comunali per il contrasto al fenomeno dei NEET (persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione), anche per questo la Commissione darà il suo supporto affinché dia concretezza al bando regionale “No more NEET”.