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Dal 4 maggio scorso ha preso il via la fase due per le agenzie immobiliari, che hanno potuto riaprire i battenti dopo circa due mesi di inattività dovuta all’emergenza sanitaria.

Il Dpcm del 26 aprile ha permesso infatti la ripartenza secondo le prescrizioni delle linee guida anti covid-19 negli ambienti di lavoro.
Ma l’agente immobiliare si trova ad operare all’interno di uno scenario che il periodo emergenziale ha profondamente modificato da una profonda incertezza sull’andamento del mercato. Anche a Milazzo, città a vocazione turistica, e di alto gradimento per gli affitti di immobili si riscontrano criticità, così come sul territorio di Barcellona P.G.,nella situazione attuale il ruolo dell’agente resta figura cardine per garantire la totale sicurezza sia nei luoghi di lavoro che durante le visite negli immobili. Nonostante si possa pensare che l’eccessivo uso della tecnologia possa aver incentivato la disintermediazione, in realtà le persone si stanno abituando a comprare casa in un modo nuovo, pertanto il digitale non sostituirà la funzione dell’agente ma servirà a generare opportunità.
Se per gli scenari di mercato ci sono tante ipotesi con tassi di mutuo agevolati e una pronta erogazione dei finanziamenti, per la figura degli agenti immobiliari ci sono già delle certezze poiché il cliente è più esigente nella ricerca di professionisti qualificati. Di contro, per la stagione estiva alle porte emergono criticità sugli affitti per uso vacanza e sulle locazione per fini commerciali. Parola d’ordine sarà dunque sicurezza per le procedure del mercato immobiliare.