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Il presidente del Consiglio Comunale, Gianfranco Nastasi, nella giornata di ieri ha diramato una nota con la quale chiede ai vertici di Forza Italia di fare chiarezza sul ruolo del partito a Milazzo dopo le polemiche sorte a seguito della presentazione della mozione di sfiducia.

“Apprendo dalla stampa che il presidente Miccichè è intenzionato ad occuparsi anche del caso Milazzo – si legge nel comunicato di Nastasi – esploso dopo la presentazione della mozione di sfiducia. La cosa non può che farmi piacere e anzi la reputo
necessaria per fare luce su un partito che a Milazzo non esiste, al pari di Messina e a Palermo. E ciò
nonostante agli ultimi appuntamenti elettorali, soprattutto le “regionali”, almeno dieci consiglieri comunali
della nostra città hanno sbandierato ai quattro venti la loro volontà di votare e far votare candidati di Forza
Italia e quindi affermare la loro piena appartenenza non solo al partito di Berlusconi ma anche al
centrodestra e quindi in chiara opposizione al centrosinistra. Finita l’euforia del voto a parte il sottoscritto e
il consigliere Oliva che abbiamo dichiarato il nostro collegamento col deputato di Forza Italia, Tommaso
Calderone, nessuno degli altri sei consiglieri ha aderito al gruppo consiliare degli “azzurri” composto, sin dal 2015, dai consiglieri Alessio Andaloro e Martina Maimone. Pertanto cosa vogliono fare questi nostri sei colleghi? Essere di Forza Italia solo quando si è fuori dal Palazzo e poi invece – come ho letto nel
comunicato del gruppo di “Ora Milazzo”, continuare a sostenere una fallimentare Amministrazione di
centrosinistra? Questi consiglieri vivono a Milazzo? Ascoltano la voce dei cittadini che in maniera veemente chiedono l’azzeramento politico‐amministrativo? Personalmente rispedisco al mittente le accuse mosse da Italiano, Capone e Formica nei confronti di chi oggi firma la mozione di sfiducia perché avrebbe “incassato” dei No da parte del sindaco alle loro richieste personali. Premesso di non aver mai chiesto niente, quelle loro dichiarazioni mi portano a pensare che loro per essere rimasti fedeli al sindaco abbiano forse invece ricevuto dei “sì” e per questo restano attaccati alla poltrona.  Così come mi viene difficile comprendere come il presidente Miccichè possa accettare la presenza di un consigliere comunale che sostiene un sindaco di centrosinistra che non perde occasione di attaccare la giunta regionale. Ecco perché assieme al collega Oliva e mi auguro che anche i due consiglieri comunali di Forza Italia presenti in Aula condividano la nostra iniziativa, chiediamo ufficialmente al presidente Miccichè, ma anche all’assessore regionale Grasso e al neo deputato Germanà un incontro urgente finalizzato a fare definitiva chiarezza sul caso Milazzo pretendendo uniformità di comportamenti da parte di coloro che voglio starci. Diversamente il partito rischia di pagare i danni fatti da pochi”.