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Prosegue lo scontro sulla sosta a pagamento, dopo la lettera del sindaco al presidente del consiglio, in mattinata era arrivata la replica di 14 consiglieri comunali (Valentina Cocuzza- Russo Francesco- Simone Magistri- Magliarditi Maria- Rizzo Francesco- Russo Lydia- Foti Antonio- Piraino Rosario-  Midili Giuseppe- De Gaetano Francesco- Alesci Francesco- Saraò Santi- Nastasi Gianfranco –  Massimo Bagli) che in un altro documento accusano dei ritardi il primo cittadino. Immediata è stata la replica del sindaco Giovanni Formica.

“Sui parcheggi 2 anni e mezzo di colpevoli ritardi – inizia la nota dei consiglieri – . Il Sindaco ritiri quella delibera vuota ed inutile e proceda a far pubblicare la gara. Una gara per un servizio che dipenderebbe da un atto di indirizzo. Se non è follia politica poco ci manca. Un Sindaco ed un’amministrazione incapaci in due anni e mezzo di avviare un servizio e che oggi cercano un capro espiatorio in un consiglio comunale che dovrebbe votare un documento scritto dal Sindaco e con il quale si chiede ai consiglieri di dare direttive agli organi di gestione in merito al bando ed al capitolato della gara per i parcheggi a pagamento. Cosa che il consiglio comunale non può fare perché andrebbe oltre i limiti del proprio mandato ed entrerebbe in un ambito che la legge demanda agli uffici.
Questo il nodo centrale di una proposta di delibera che per il resto contiene indicazioni, come quella di autorizzare l’amministrazione alla gestione del servizio dei parcheggi a pagamento con lo strumento della concessione. Cosa che già il consiglio comunale ha fatto nel luglio del 2016, con un’amministrazione rimasta inerme per due anni che cerca ora di porre rimedio, addossando ad altri responsabilità che sono da imputare solo al lassismo mostrato anche in questa situazione.
Considerando – prosegue il documento – che già il 13 di dicembre, con determina del Dirigente del Settore, è stato nominato il Rup ed è stata di fatto avviata la procedura per il bando di gara. Ma forse il Sindaco non lo sa.  Non c’è un atto, nella vita del comune di Milazzo, che non sia colpa di qualcun altro. Formica la smetta di chiacchierare e cominci ad amministrare per quel poco tempo che gli resta invece di creare alibi alla sua grandissima incapacità. Dal luglio del 2016 non ha posto in essere un atto, lui e la sua giunta, che potesse avviare il servizio dei parcheggi a pagamento. Raccontava ai parcheggiatori che era pronta la “ delibera” e che stava per mandarla in consiglio comunale. Di questa “ delibera” non si ha traccia ne mai è stata predisposta. Una favola buona per tenere a bada padri di famiglia che sono senza uno stipendio da due anni. A marzo del 2017, dopo otto mesi senza fare nulla se non raccontare frottole, incarica,  ma solo a parole,  di verificare la fattibilità di dare vita ad un Project Financing. Un fatto di per se preoccupante , considerato che a luglio del 2016 si era dato un chiaro indirizzo per procedere a fare la gara in concessione e che per otto mesi si è “dimenticato” di fare anche un piccolo passo in avanti. Quasi come se si fosse voluto attendere che si materializzasse una proposta diversa. Strano. Un project i cui contenuti sembrano noti a tutti ma che, di fatto non poteva essere conosciuto a nessuno se non a chi il Comune aveva affidato l’incarico di verificare la fattibilità. Già, ma chi era stato incaricato?. Il Sindaco si barcamena ancora per un anno e mezzo tra racconti fantasiosi ed amare considerazioni parlando con i parcheggiatori. Di fatto non accade nulla di nulla. Ne un documento, ne un atto, neanche la parvenza di un tentativo di dare soluzione alla problematica, Improvvisamente il primo cittadino si sveglia dal torpore esattamente quando il consiglio comunale gli dice che è ora di finirla e di dare avvio alla gara.

Il genio, l’estro del politico navigato gli fanno tirare fuori dal cilindro una proposta di delibera in parte inutile ed in parte impossibile . Il Sindaco, attacca il Presidente del Consiglio ed i consiglieri comunali di opposizione quando molto più semplicemente  avrebbe potuto coinvolgere i suoi consiglieri comunali e far presentare a loro la proposta di delibera,  ma si capisce che non si fida delle loro capacità politiche. Li giudica alla stregua degli scolaretti che si debbono limitare a fare i compitini. La strada per il Sindaco è senza uscita. Tutte le dimenticanze e le lacune del disinteresse avuto nei confronti dei parcheggiatori emergono e lui per difendersi inventa una delibera che è un sacco vuoto ed inutile ma che gli serve per fare politica. Il Sindaco si svegli. Al Comando Vigili si sta lavorando per pubblicare il bando. Ma forse ci sono problemi diversi che il primo cittadino cerca di mimetizzare con quell’atto di presunzione nei confronti del consiglio comunale?. L’ennesimo fallimento di un’amministrazione che sa trovare solo alibi. Il Sindaco dia dimostrazione di buon senso e proceda a ritirare una proposta inutile e dannosa  che alimenta polemiche di cui la città e gli operatori della sosta non hanno certo bisogno.”

Immediata la replica del sindaco Formica alla nota diramata qualche ora fa da 14 consiglieri comunali che accusavano il primo cittadino di ritardi nel dare il via alla gara per la sosta a pagamento. Formica ha affidato ad una nota il suo pensiero. 

“Registro, invero senza particolare stupore – si legge – che una parte del Consiglio Comunale pur di difendere supinamente un’assurda posizione del Presidente che ormai ha definitivamente perso lucidità, capacità di analisi e soprattutto autonomia, si espone pubblicamente diffondendo un comunicato che dà chiaramente la misura di quanto scarso sia il livello di conoscenza che si ha della propria funzione e delle competenze che la legge assegna all’organo consiliare.

Al di là delle questioni legate al ritardo nell’avvio del servizio di sosta a pagamento, dipendenti alla necessità di evitare una gestione che, come quelle del passato, duri lo spazio di qualche mese per via di una pessima programmazione e di promuoverne una che, invece, duri molti anni, sia al passo con i tempi, anche dal punto di vista dell’utilizzo delle moderne tecnologie e si caratterizzi per l’esistenza di una reale strategia nel settore della mobilità urbana, l’art. 32, comma 2, lettera f) della L. 142/90, recepita dalla L.R. 48/91, stabilisce che la scelta del modello di gestione dei servizi pubblici e, quindi, la decisione di affidarlo in concessione ad un soggetto terzo, sia di esclusiva competenza del Consiglio Comunale. Senza tale determinazione non si potrebbe procedere ad alcuna gara e ad alcun affidamento. La delibera del mese di luglio del 2016 fa riferimento ad un piano che fu sottoposto all’esame dell’aula come gesto di trasparenza e con spirito di condivisione che, in parte, è mutato per ragioni tecniche, sicché si rende necessario, per evitare equivoci, un nuovo pronunciamento dell’aula considerato anche il tempo trascorso dal precedente.

Quanto alla questione che venga richiesto un atto di indirizzo, senza scomodare le norme, sarebbe bastato – prosegue il sindaco – che i consiglieri facessero una semplice ricerca su internet per verificare come questo meccanismo sia utilizzato regolarmente in questa materia. In ogni caso, il civico consesso è sovrano e può decidere di modificare la proposta come meglio crede o persino di bocciarla assumendosene la responsabilità. Quel che è certo è che gli uffici stanno già lavorando alacremente, per anticipare i tempi, su indirizzo del Sindaco, che sino ad oggi non aveva mai dubitato della reale volontà del Consiglio di dare in concessione un servizio che, all’evidenza, non può essere gestito con il personale in forza all’ente. Allo stesso modo è certo che la legge prevede la possibilità per il capo dell’amministrazione di formulare proposte all’organo consiliare ed il preciso dovere, per il suo presidente, di convocare l’aula. Questa regola sfugge, insieme a molte altre, al dott. Nastasi che si ostina ad anteporre i propri convincimenti personali e l’esigenza di alimentare il conflitto politico al corretto esercizio dei doveri connessi alla funzione che riveste. In ogni caso credo che la questione sia ormai superata dal momento che la convocazione è stata fatta e, finalmente, si potranno esaminare nel merito le questioni, fuori dalle polemiche e dalle volgarità che, purtroppo, sembrano sempre più caratterizzare la vita della nostra città”.