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Ritornano sulle parole del sindaco di Milazzo che hanno alimentato il dibattito cittadino in questa ultima settimana, apportando nuovi chiarimenti i consiglieri comunali Franco Rizzo, Lydia Russo e Maria Sottile, che in una nota scrivono: 

“Una polemica sul nulla. Messa in piedi da chi è abituato a non far nulla come la
recente esperienza amministrativa ci ha dimostrato. La Sinistra, milazzese e non,
ambientalista e non, da alcuni giorni cavalca o vorrebbe cavalcare un’onda che non
c’è. Agitare un mare calmo. Confermando la propria pochezza.
Premesso che il sindaco Midili non ha necessità di essere difeso, riteniamo però
opportuno fare delle puntualizzazioni su quelle frasi relative al termo utilizzatore
che oggi il governo Musumeci è pronto a realizzare come dimostra la pubblicazione
del bando. Il nostro sindaco ha detto di essere d’accordo su questa linea e di essere
sorpreso del veto degli ambientalisti che significa mantenere le discariche. Una
scelta che è uguale alla strategia della mafia che vuole arricchirsi attraverso le
discariche. Questo non significa però come qualcuno strumentalmente ha messo in
circolazione che ambientalisti e mafiosi siano la stessa cosa, o peggio che gli
ambientalisti sono mafiosi.
Il sindaco non l’ha non solo mai detto, ma, ne siamo certi, conoscendo la sua storia
personale, non l’ha mai pensato. Il suo obiettivo è risolvere il problema dello
smaltimento dei rifiuti, e lo si evince dal programma elettorale. Fare cioè quello che
nessuno sino ad ora è riuscito a fare.
Il sindaco si è dunque limitato ad esprimere le sue perplessità per lo stesso percorso,
mantenimento delle discariche che caratterizza, pur nella totale diversità di intenti,
gli ambientalisti e i mafiosi. Crediamo che sia elementare capire questo.
Non lo è per coloro che, schiacciati dalla loro inerzia, oggi soffrono a vedere che
questa Amministrazione lavora a pieno ritmo, ottiene risultati e consensi. Solo
fantasiose manipolazioni di frasi possono dar luce a chi è al buio. E tentare, ma non
ci riusciranno, di oscurare quel 50 per cento di raccolta differenziata raggiunto oggi
da Milazzo, dopo anni in cui non si arrivava neppure al 20, anzi quasi non si
differenziava proprio”.