Condividi:

Il consigliere comunale Antonio Foti è intervenuto nella polemica che sta coinvolgendo Amministrazione comunale e Autorità di sistema portuale. “Prendiamo atto ¬ afferma ¬ – di un muro contro muro e di una contrapposizione che non giova certamente al nostro comprensorio e alla nostra Città. Tante le perplessità sul tema Porto di Milazzo che mi hanno portato, nel corso di quest’ultimo anno, a presentare due interrogazioni e una richiesta di Consiglio Comunale Straordinario che riprendevano questioni nevralgiche sullo sviluppo e la crescita del Porto di Milazzo.
Oggi riscontriamo, sul piano della programmazione e della progettazione, un totale immobilismo che la Città non può più permettersi ed accettare. Basta riprendere gli ultimi Piani Operativi Triennali e la relazione annuale del Presidente dell’Autorità di Sistema. E l’odierna situazione, considerato il dibattitto attualissimo sul PNRR, ci vede oggi, su Milazzo, in una posizione di svantaggio rispetto alle altre Autorità di Sistema della Sicilia e del meridione d’Italia. Questioni sulla prospettiva dell’area portuale riprese anche a margine della discussione in aula consiliare del Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali e che mi hanno portato a bocciare il PUDM.
Giusto ed opportuno inoltre puntualizzare un aspetto. L’approccio tenuto nei confronti del Consiglio Comunale è stato nei mesi e negli anni profondamente sbagliato. Inaccettabile aver appreso dalla stampa, nei mesi scorsi, della bozza riguardante l’avvio della procedura di redazione del Documento di Indirizzo alla Pianificazione preliminare e alla predisposizione del Piano Regolatore di Sistema Portuale. Bozza quest’ultima che ad oggi non è ancora stata trasmessa inspiegabilmente al Consiglio Comunale. Se intendiamo compiere dei passi in avanti l’aula consiliare deve rappresentare il luogo e il cuore pulsante della discussione sullo sviluppo del nostro Porto, ognuno rappresentando la sua legittima visione. Ed il centro sinistra milazzese ha avuto negli anni una posizione chiara e netta con l’idea del grande porto che oggi torna ad essere nuovamente di strettissima attualità.
Nessuna scelta repentina dovrà essere presa senza la condivisione, il contributo e la partecipazione del Consiglio Comunale che rappresenta la Città – prosegue il consigliere -. Il Porto di Milazzo deve ritornare centrale nello scenario futuro di sviluppo della sedicesima autorità di sistema. Si ritorni al dialogo da subito mettendo al centro quattro cinque punti fondamentali e prioritari che impongono una risoluzione già nel prossimo futuro. Ripartenza lavori Banchine XX Luglio, dragaggio del porto, Riqualificazione Molini Lo Presti e rilancio della zona Acqueviole, ZES, nuovo Terminal degli aliscafi e rapporto con il distretto eoliano, rifunzionalizzazione del Molo Marullo come braccio pienamente inserito nel contesto urbano del centro storico.

Dal Porto di Milazzo passa un pezzo del futuro della nostra Città ed anche la costituzione dell’area marina protetta, dovrebbe indicarci la strada da percorrere che non può che essere quella di uno sviluppo turistico legato al rapporto sinergico con il distretto eoliano”.