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Il  Presidente del Cad sociale di Milazzo, Giuseppe Marano,  offre una disamina sulla  bomba sociale che potrebbe esplodere nella realtà industriale milazzese, con ripercussioni diffuse sul territorio. Il Cad, ancora una volta, individua nella riconversione della raffineria l’unica soluzione sensata per scongiurare il peggio in termini economici e sociali.

“A Milazzo potrebbe scoppiare una bomba sociale di dimensioni inimmaginabili solo perchè non c’è mai stata una politica lungimirante che ha saputo guardare al futuro. Giuseppe Marano nel 2014, da consigliere comunale prima e nel 2015 da candidato a sindaco, a tutela dei lavoratori della Raffineria di Milazzo, anticipò i tempi e portò la proposta della Riconversione ecologica Green in pubblica piazza ma fu fin troppo “semplice” accusarlo di allarme sociale o di essere un pazzo visionario (colui che voleva chiudere l’industria). Eppure a Gela, l’Eni ha portato avanti l’operazione economica ed oggi, così come evidenziato da più testate giornalistiche, si parla di un investimento di Euro 1153 milioni sia per la Riconversione che per le bonifiche ambientali con il mantenimento e la diversificazione dell’occupazione nel territorio e con la nascita di diverse attività collaterali alla Green Refinery.”

Continuando nella lettura del comunicato, Giuseppe Marano pone l’attenzione sulla mancanza di una visione politica che abbia la caratteristica di operare scelte drastiche e coraggiose per il territorio, voltando definitivamente pagina rispetto ad uno scenario industriale che sopravvive da oltre cinquanta anni.

“A Milazzo invece la situazione del lavoro è in fibrillazione a causa della totale mancanza di una “Visione”, di una politica locale che, invece di guardare avanti, ha sempre e solo guardato al proprio orticello. Oggi, a causa di una emergenza sanitaria (Covid-19) ed ambientale (Piani della qualità dell’aria regionale) il risultato sarà il probabile Disastro occupazionale e sociale mentre ci si accinge verso una competizione elettorale per eleggere il nuovo sindaco, ma nessuno sta parlando di RICONVERSIONE, l’unica soluzione politica per il nostro territorio. Il vero problema è che siamo nel 2020 e sono passati 5 lunghi anni da quella proposta, saremo ancora in tempo per metterla in atto? Con gli attuali attori in campo non credo proprio.”

Parole molto critiche che non lasciano spazio alla libera interpretazione quelle del presidente del Cad sociale di Milazzo, Giuseppe Marano.

Si tratta di una vera e propria sollecitazione a non perdere altro tempo prezioso per operare scelte responsabili o addirittura inevitabili per la sopravvivenza economica e sociale del territorio.

Valentina Serranò