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Presentate dal consigliere comunale Antonio Foti proposte su abbandono scolastico, contrasto alla povertà educativa e al fenomeno del bullismo e cyberbullismo.

Per quanto riguarda il primo argomento Foti ha depositato una interrogazione rivolta all’Assessore ai servizi sociali riguardante l’Avviso Pubblico dell’Agenzia di Coesione Territoriale per la presentazione di proposte di intervento per la selezione di progetti socio-educativi per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno.

E si chiede all’assessore se ha avuto modo di visionare ed approfondire, insieme ai funzionari, gli atti pubblicati sul sito del Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale e se è stata convocata apposita seduta della Consulta del Terzo Settore finalizzata a valutare specifiche progettualità eventualmente da predisporre e presentare sul tema del contrasto alla povertà educativa.

In materia di bullismo e cyberbullismo l’esponente di “Adesso Milazzo” ha presentato una mozione che si collega alle Linee di orientamento adottate dal Ministero dell’Istruzione nel 2015, al Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo ed alla legge 29 maggio 2017, n. 71. Con la stessa – inviata pure ai capigruppo del Consiglio Comunale, ai Presidenti delle Consulte e al presidente della III Commissione consiliare – si impegna il Sindaco e la Giunta a costituire un apposito tavolo di lavoro coinvolgendo tutte le istituzioni pubbliche del territorio che hanno apposite competenze in materia, aperto alle associazioni, alla Consulta del Terzo Settore e soprattutto agli Istituti scolastici del nostro Comune e a promuovere percorsi e programmi di prevenzione, informazione e di sensibilizzazione al fine di prevenire e contrastare questi fenomeni.

“Argomenti – afferma Foti – più volte affrontati nel corso della consiliatura. L’auspicio è quello di poter compiere passi significativi su tematiche che meritano oggi, più che mai, una vera e reale programmazione ed il ruolo del nostro Comune risulta fondamentale nell’ottica di un coinvolgimento di una rete di soggetti istituzionali che possono portare avanti specifiche progettualità provando a migliorare la vita di tanti adolescenti a rischio isolamento e marginalizzazione e anche delle loro famiglie”.