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Prosegue la mobilitazione alla Raffineria di contrada Parco a Milazzo, con un presidio permanente di operai anche nelle ore notturne.

In attesa dell’incontro di venerdì sulla scelta della data regna un forte malumore, in quanto si ritiene la vertenza troppo importante per essere allungata di una settimana, viene mantenuta la protesta, nell’auspicio che la riunione del 29 maggio porti una fumata bianca. In caso contrario, le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Il segretario della Uil Messina Ivan Tripodi dichiara:”Aver lungamente giocato al tiro al piccione nei confronti della presenza industriale nel Mela rischia di produrre conseguenze economiche e sociali disastrose”. Rincara la dose il segretario della Cgil Messina Giovanni Mastroeni:”Il rientro dei lavoratori dell’indotto oggi in cassa integrazione, dev’essere legato non solo all’utilizzo dei 45 milioni di investimento nell’anno in corso ma anche a una visione di difesa e sviluppo della Ram, nella prospettiva che gli stessi interventi debbono sempre più realizzare il giusto binomio tra sviluppo e difesa dell’ambiente”.

Intanto cresce la tensione e resta il nodo degli operai dell’indotto della Raffineria.