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Raccolta differenziata, una crescita rilevante nonostante le tante criticità che continuano ad esserci. Lo ha detto il sindaco Pippo Midili comunicando il dato relativo al primo mese di gestione del nuovo appalto settennale curato dalla Caruter.

Il dato ufficiale, che emerge dai formulari della ditta che registra nelle varie piattaforme la quantità di materiale differenziato, registra la percentuale del 41 per cento con una crescita consistente della quantità di umido che viene smaltito negli impianti. “Un riscontro confortante in linea con l’obiettivi che ci siamo posti di raggiungere nel giro di un anno il 65 per cento – ha affermato Midili – sottolineando la necessità di diminuire la frazione indifferenziata che rappresenta un onere notevole per il Comune e quindi per l’utenza in quanto mancano le discariche e si è costretti a girovagare per la Sicilia, come sta accadendo da qualche giorno con Milazzo che al pari di altri comuni della provincia di Messina, si ritrova a dover smaltire a Trapani, con un aumento di costi e di tempo per raggiungere quel sito”.
Il primo cittadino si è poi soffermato sulle regole da seguire per un corretto svolgimento del servizio da parte dei cittadini. “Dal 2013 c’è un Regolamento di igiene urbana che, ho potuto verificare, quasi nessuno conosce e per questo abbiamo deciso di metterlo a disposizione dell’utenza attraverso i nostri canali istituzionali. Vi sono norme precise per i gestori di ritrovi pubblici per evitare l’accumulo di spazzatura sui marciapiedi antistanti le loro attività, ma anche per i cittadini che, ad esempio, non possono usare i sacchi neri per l’indifferenziata in quanto non consentire di verificare il rifiuto conferito. Tra l’altro anche il gestore dell’impianto di Trapani ha comunicato che non saranno accettati rifiuti conferiti in sacchi di questo tipo. La conseguenza è che i mezzi della ditta che effettua il servizio torneranno pieni di rifiuti e quindi non potranno raccogliere il giorno successivo. Per l’indifferenziata occorre dunque dotarsi di sacchi bianchi o trasparenti”.
Il sindaco ha poi fatto riferimento alle microdiscariche che spuntano in diversi angoli della città. “Non significa che la raccolta non funziona ma al contrario che qualcuno non ha rispettato le modalità di conferimento e per preservare il materiale raccolto, e non contaminarlo, gli operai sono costretti a lasciarla sul posto.
Midili ha poi ribadito che proseguiranno i controlli sul territorio per i trasgressori che continuano a buttare la spazzatura in maniera selvaggia negli angoli di strada della città. Sono stati elevati già una quarantina di verbali, anche ad amministratori di condominio e nelle prossime settimane saranno installate delle fototrappole. “Dispositivi diversi da quelli acquistati nella precedente legislatura che, mi risulta, erano specializzate nelle fotografie notturne ravvicinate degli animali”.

Ecco quanto previsto dal Regolamento di igiene urbana (art. 63) per i gestori di esercizi pubblici che usufruiscono di concessioni di aree pubbliche o a uso pubblico, quali bar, gelaterie, alberghi, trattorie, pizzerie, ristoranti.
I gestori di esercizi pubblici che usufruiscono di concessioni di aree pubbliche o a uso pubblico, quali bar, gelaterie, alberghi, trattorie, pizzerie, ristoranti… devono provvedere alla pulizia giornaliera dell’area occupata e di quelle adiacenti, indipendentemente dalla cadenza con cui il servizio pubblico effettua la pulizia della rispettiva via o piazza.
I gestori di esercizi pubblici che pur non occupando suolo pubblico o a uso pubblico con mobili, impianti e strutture, lo impiegano di fatto come spazio di attesa o di consumazione per i clienti di passaggio (ad esempio vendita di pizza al taglio, gelaterie, chioschi, ricevitorie…), sono tenuti alla pulizia quotidiana degli spazi prospicienti il locale in cui viene svolta l’attività.
In entrambi i casi sopra citati, i gestori sono obbligati a differenziare e conferire i rifiuti prodotti dall’attività e dai suoi frequentatori con le stesse modalità previste dal presente regolamento.
L’occupazione in concessione di aree pubbliche non deve in nessun caso impedire la circolazione dei mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti urbani.
È vietato spazzare i rifiuti giacenti sulle aree in questione spingendoli all’esterno delle aree in uso ed è anche vietato utilizzare i cestini pubblici per conferire cartacce, contenitori per bibite, avanzi di cibo prodotti dai frequentatori di tali esercizi pubblici durante la loro permanenza nei locali.