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Il sindaco Pippo Midili ha revocato questa mattina l’ordinanza n.1 del’8 gennaio scorso con la quale disponeva fino a domenica 23 gennaio 2022 incluso, la sospensione dell’attività didattica degli Istituti comprensivi e scolastici pubblici, privati e paritari di ogni ordine e grado, ivi compresi gli asili nido.
Ciò a seguito della decisione assunta dal Tar Campania, sezione Quinta, che con ordinanza numero 00019/2022 ha esplicitato la impossibilità per gli amministratori locali e regionali di intervenire con proprie ordinanze su argomentazioni già normate da leggi dello Stato, e quindi sulle chiusura delle strutture scolastiche di ogni ordine e grado che invece è regolamentata da legge dello Stato.

“La notizia della revoca dell’ordinanza sindacale dello scorso 8 gennaio che disponeva la sospensione dell’attività didattica sino al 23 gennaio da parte del sindaco Midili, ha determinato alcune reazioni verbali poco edificanti da parte di alcune soggetti. Il sindaco coglie l’occasione per ribadire che quel provvedimento era in contrasto, come sancito dal Tar con le norme nazionali e che, questa mattina la task force regionale convocata dall’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, durata più di tre ore, che ha visto la partecipazione dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, dei dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, del prof. Gianni Puglisi per gli Atenei dell’Isola e di una rappresentanza degli studenti, dei sindacati e dell’Ance, ha stabilito il ritorno a scuola in tutta la Sicilia, nella giornata di giovedì 13 gennaio.
Nello specifico il Governo regionale, nella persona dell’assessore Lagalla, è intervenuto con fermezza ribadendo che non ci sono le condizioni giuridiche per sospendere ulteriormente le attività didattiche. E’ possibile farlo – ha detto – solo in zona rossa, arancione e nei casi previsti dal Decreto nazionale. Condizioni necessarie ma non sufficienti per andare in DAD poiché ci vuole avallo dell’ASP.
Il tutto è stato confermato anche dall’intervento di Direttore dell’USR Sicilia, Suraniti, che ha sottolineato il fatto che la Sicilia ha comunque dati pandemici più bassi rispetto alla media nazionale. Anche l’Anp si è schierata per il ritorno a scuola senza se e senza ma”.