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Si è svolta ieri sera la seduta straordinaria del consiglio comunale convocata dal presidente Gianfranco Nastasi in forma straordinaria ed aperta per consentire la partecipazione del manager indiano Mahesh Panchavaktra, interessato alla realizzazione della struttura.

Ai lavori sono intervenuti anche amministratori comunali del comprensorio, gli esponenti del Comitato “pro aeroporto” guidato dall’ing. Carmelo Di Bartola, rappresentanti delle associazioni locali.

Una seduta che ha permesso di far emergere le posizioni favorevoli e contrarie ma che non ha consentito di avere contezza del progetto, così come i presenti auspicavano insieme ad esponenti dei consigli comunali del comprensorio, da Barcellona a Pace del Mela. L’ing. Panchavaktra, intervenuto all’inizio e alla fine della seduta, ha assicurato che entro il mese di marzo fornirà precisi dettagli in merito all’impatto ambientale e che comunque non ci saranno aumenti di inquinamento in quanto l’infrastruttura sarà a basso impatto anche sotto il profilo acustico.

«Sono un bravo imprenditore e non sto investendo in una cosa sbagliata – ha detto -. Daremo lavoro ad almeno 1600 lavoratori. Questa parte di Sicilia è molto importante anche in prospettiva futura in quanto riunisce porto, ferrovia e autostrada e quindi l’aeroporto completerà il quadro creando una intersezione unica in grado di attrarre business. Il prossimo 3 marzo invieremo una copia ufficiale dello studio di fattibilità dettagliato a tutti i Comuni interessati. Sono certo che anche il presidente dell’Enac, Vito Riggio non appena vedrà il piano di investimento e di gestione sarà d’accordo. In merito alla gestione, il 75 per cento sarà del territorio, noi ci limiteremo al rimanente 25 per cento. Sono certo che sarà un successo e questo territorio avrà un rilancio senza precedenti”.

L’ing. Di Bartola, rispondendo anche alle sollecitazioni dei vari consiglieri intervenuti, ha spiegato che si tratta dello stesso progetto più volte presentato nel 2007 e illustrato nuovamente all’attuale consiglio comunale nell’ottobre 2015. Si tratta di una pista di 2400 metri per 60 metri di larghezza. I tempi di costruzione saranno di 18 mesi dalla posa della prima pietra con aggiornamenti alla cittadinanza ogni 30 giorni, il finanziamento, interamente privato ammonterà a 300 milioni di euro di finanziamento privati.

Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri mamertini Antonio Foti, Pippo Midili, Alessio Andaloro, Gaetano Nanì, Nino Italiano; il consigliere di Pace del Mela Angela Bianchetti; il presidente del consiglio comunale di Barcellona Giuseppe Abbate; il presidente di Italia Nostra Milazzo Guglielmo Maneri; l’ex sindaco di Milazzo Nino Nastasi; il presidente provinciale del Nuovo Partito socialista Peppe Marano; i deputati Pippo Laccoto ed Enzo Garofalo.

In chiusura il presidente del consiglio Gianfranco Nastasi ha evidenziato che la multinazionale indiana ha chiesto ai Comuni di Milazzo e Barcellona la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per consentirle di effettuare tutti i necessari approfondimenti nel territorio per poter presentare uno studio di fattibilità dettagliato dell’opera. E in tal senso si è impegnato a promuovere un’altra seduta di civico consesso per procedere alla definizione di questa richiesta.

Intanto, si dichiarano favorevoli alla sua realizzazione come occasione di rilancio del territorio, il deputato regionale Santi Formica e Giuseppe Laccoto. Per Formica: “L’aeroporto del Mela sarebbe una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo turistico economico e sociale dell’intera Sicilia nord orientale con ricadute positive su tutti i comparti della nostra economia, oltre ad essere un primo fondamentale tassello dell’asse Berlino-Palermo, ponte compreso”.  Il deputato regionale di ‘Forza Italia’, ricorda, “che da tempo sono stati fatti tutti gli approfondimenti circa l’impatto dell’opera. Ma amaramente dobbiamo constatare che ogni qualvolta si parla di investimenti positivi per la nosta zona ci sono sempre dinieghi e impedimenti, basti pensare al pontile di Giammoro, al raddoppio ferroviario Patti-Castelbuono al ponte sullo Stretto, mentre quando si tratta di investire al nord tutto si fa velocemente anche contro il volere dei cittadini, basti pensare alla Tav, tanto inutile quanto osteggiata”. Per Laccoto, presidente della Commissione Attività Produttive all’Assemblea Regionale che risponde alle analisi del presidente dell’Enac, Vito Riggio. “Un aeroporto in Provincia di Messina rappresenterebbe la chiave di volta per lo sviluppo economico ed occupazionale dell’intera area tirrenica”. Per il deputato brolese quelle espresse da Riggio,  “sono motivazioni anacronistiche che si scontrano con una realtà mondiale che può contare su un aeroporto in ogni importante meta turistica. In questo contesto, la provincia di Messina è leader in Sicilia, sia come numero di posti letto sia come arrivi e presenze turistiche potendo contare sul 32% del totale regionale delle strutture alberghiere ed extralberghiere, per un numero complessivo di oltre 30mila posti letto”.

[Foto tratta da Facebook]