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Una spettacolare tromba marina, nel primo mattino odierno, poco prima delle 9, si è sviluppata lungo il basso Tirreno orientale, nel tratto di mare fra l’isola di Vulcano ed il promontorio di Capo Milazzo.

Lo spettacolare vortice, discendente dalla base di un denso annuvolamento cumuliforme in sviluppo davanti la costa milazzese, ed è rimasta attiva per pochi minuti in mare aperto, prima di estinguersi completamente, senza causare alcun tipo di problema. In realtà si tratta di un comunissimo “Waterspout”, come viene definito dai meteorologi inglesi, molto frequente durante il periodo estivo a ridosso delle nostre aree costiere. Lo sviluppo di questi imponenti vortici è indotto da forti contrasti termici, fra la calda superficie marina e le masse d’aria sovrastanti, decisamente più fredde. L’elevata temperatura della superficie marina, che può fornire notevole energia a sistemi nuvolosi in apparenza di scarsa consistenza, causa il contrasto fra aria calda ascendente, dal mare, con aria più fredda discendente, dalla base della nuvola cumuliforme, dando quindi origine a moti vorticosi ben strutturati all’interno della colonna d’aria, favoriti anche dall’assenza di ostacoli orografici in mare. In questa situazione la forma della tromba d’aria sarà assottigliata, molto contorta e poco potente. Ma oltre ai tradizionali “Waterspout”, durante la stagione autunnale non è raro osservare la formazione di vortici ben più ampi, detti “tornadici”, ma non è questo il caso di questa mattina. Fortunatamente, i “Waterspout”, a differenza delle trombe d’aria o dei tornado, rimangono innocui, poiché scivolano quasi esclusivamente in mare, dove trovano quei forti contrasti termici, fra acqua e aria, indispensabili per il loro sviluppo. Meno di venti giorni fa una scia rossa era stata avvistata nei pressi dell’arcipelago eoliano, nello specchio d’acqua antistante il lungomare di ponente. In passato il golfo di Milazzo è stato interessato da questi fenomeni marini.