Condividi:

 

“E tu come fai a distinguere un amore da una guerra?

– Dal tipo di ferita”

Una citazione che in questi giorni ha invaso i social, un contributo per la lotta contro l’eliminazione della violenza di genere che, come disse la scrittrice Helga Schneider, è vecchia come il mondo.

Una lotta che continuerà con il supporto delle associazioni, dei cittadini e dell’amministrazione comunale fino a quando la violenza non verrà estirpata dalle fondamenta della società.

Domenica 11 novembre, alle 16.00, verrà inaugurata una panchina rossa in Piazza Don Luigi Sturzo a Monforte Marina.

L’iniziativa nasce grazie ad Antonella Saracino, presidente dell’Accademia Cube Art, da cui prende vita lo sportello d’ascolto “La forza delle donne” con la collaborazione dell’avv. Giusy Costa.

L’evento diventerà un convegno-dibattito coordinato da Antonella Saracino al quale parteciperanno l’avv. Giusy Costa e la dott.ssa Tania Barbato. Sarà sostenuto da diverse performance artistiche grazie al musicista Mimmo Ambriano, all’artista Laura Marchese e alla scrittrice Valentina Di Salvo (“Fratture”, Lombardo Edizioni).

Parteciperanno diverse associazioni come Meetup Nauoloco e le associazioni culturali Kafka e Promnia.

La realizzazione della panchina rossa è il risultato della dedizione di Marialaura Mauro e Antonella Saracino.

Slogan dell’evento: “Non dipingiamo sono panchine ma coloriamo il mondo di rosso; rosso come l’Amore. Panchina Rossa dedicata a Laura e Giordana e a tutte le vittime di mani violente”.

Laura e Giordana sono due giovani vittime catanesi uccise rispettivamente dal padre e dall’ex fidanzato. Sono il simbolo di una piaga sociale e di un’ingiustizia legale che continua a logorare le madri Giovanna Zizzo e Vera Squatrito.

Il disegno in locandina è stato realizzato dall’artista fumettista Lelio Bonaccorsi e donato all’Accademia Cube Art.

L’immagine racconta di una piccola donna farfalla che con la delicatezza delle sue ali riesce a fermare la brutalità di un pugno.

Un vivo impegno sociale di antiviolenza costruito su una profonda coesione umana.

Valentina Michela Di Salvo