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Basta la formazione? Oppure occorre una riforma strutturale che riduca l’orario di lavoro degli operai dei cantieri e che lo renda flessibile alle condizioni climatiche giornaliere? Che riduca l’età di collocamento in pensione, che vieti ai neo assunti i lavori più a rischio?

In altri termini, quanto incide sulla sicurezza la lucidità mentale dell’operaio, che sicuramente è inversamente proporzionale a sofferenze climatiche, stanchezza, condizioni di salute, età ed esperienza?

Sicuramente, risultano necessarie informazione e formazione, che però corrono il rischio di tradursi in mere pratiche burocratiche, quando, come spesso accade, non si hanno oggettivi riscontri statistici nel calo degli infortuni e delle morti sul lavoro.

In tale contesto, si inseriscono le novità introdotte dal Capo III del D.L. n. 146/2021, recante Rafforzamento della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, proprio in materi di informazione e formazione dei datori e dei lavoratori, sulla quale si è soffermata, in una serie di confronti con gli addetti ai lavori delle costruzioni, la Scuola Edile – CPT di Messina -, iniziati con la Città Metropolitana di Messina e conclusi col Comune di Santa Teresa di Riva, dopo quelli con Barcellona, San Filippo del Mela, Acquedolci, Santo Stefano di Camastra, Malfa e Lipari, anche nella sua frazione di Vulcano.

Le morti sul lavoro e gli infortuni nel loro complesso, secondo il segretario della associazione di categoria, Pippo Moroso, possono essere evitati solo con una sana prevenzione sui luoghi di lavoro e con una puntuale formazione con verifica di apprendimento fatta nei cantieri di appartenenza.

A Santa Teresa di Riva, dove, venerdì 8 luglio, si sono conclusi gli incontri, dopo il saluto del vicesindaco, Annalisa Miano, si è evidenziata l’attenzione che l’amministrazione comunale dedica ai problemi della sicurezza sul lavoro, mentre l’ingegnere Venerando Lo Conti ha fatto un excursus sulla nuova legge 215 e sulle responsabilità del preposto di cantiere, sul lavoratore autonomo e sulla formazione e sulle conseguenti sanzioni, sulle quali si è soffermato il commercialista Carlo Maletta.

Il segretario Moroso, invece, ha spiegato l’attività della sua organizzazione, dicendo di essere presenti con uno staff di tecnici, ogni giorno, nei cantieri edili della provincia per aiutare aziende e lavoratori ad eliminare con i suggerimenti della Scuola il rischio di infortunio non solo sul posto di lavoro ma anche in itinere.

Con tale attività, ha continuato il Segretario, la Scuola Edile sta sicuramente aumentando la cultura della sicurezza sul lavoro, anche se c’è da dire in diversi cantieri si continua rischiare il verificarsi di infortuni più o meno gravi.

Dopo L’intesa raggiunta in prefettura, ha aggiunto Moroso, “abbiamo come OPT Messina sottoscritto una stretta collaborazione con l’Ispettorato del lavoro, lo Spresal e con l’Inail per intervenire tempestivamente sia in presenza di gravi situazioni di pericolo nei cantieri sia sulla formazione fasulla e sugli attestati di formazione comprati”.

Le conclusioni sono state tratte da Emanuele Depu, presidente del Sada Casa di Messina, che senza mezzi termini si è dichiarato favorevole ad avviare una crociata in difesa dei propri associati anche per cercare di far modificare tutte le sanzioni previste dalla nuova legge sulla sicurezza sul lavoro che per il momento porta anche le ditte a non poter trattare con la Pubblica Amministrazione in caso di inadempienze di legge, anche facilmente superabili in tempi reali all’interno dei cantieri.

Luigi Politi