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Un colpo al cuore per la musica, l’arte e lo spettacolo nazionale ed internazionale, la scomparsa improvvisa di Ezio Bosso. Un nuovo lutto nel mondo dello spettacolo italiano, quello del pianista e direttore d’orchestra di 48 anni.

L’artista era da tempo affetto di malattia neurodegenerativa, un insieme di patologie che colpisce il sistema nervoso l’artista ci soffriva da molti anni
La sua ultima apparizione televisiva risale al 2019 con una serata evento su Rai Tre. Per Ezio Bosso “La gratitudine è un sentimento e non un’azione”.

Dopo il successo a giugno scorso, quando incollò davanti alla tv più di un milione di spettatori su Rai3, il maestro Ezio Bosso raccoglie nuovamente la sfida per un nuova serata evento, il giorno di Natale alle 21.20, di “Che storia è la musica”. Dopo Beethoven, stavolta il racconto si svilupperà sulla vita e il genio di Cajkovskij, avvicinando il pubblico alla sesta sinfonia, la celebre “Patetica”.
A intervallare il racconto ci saranno anche diversi ospiti: da Corrado Augias a Diego Bianchi, passando per Max Tortora, Mario Tozzi, Igor Cassina. “Ogni ospite entra personaggio ed esce persona – dice Bosso – perché la musica emoziona e spoglia di tutte le maschere. La mia maschera è la bacchetta, che nasconde il dolore. Bisogna lasciarsi guidare dalla musica che è in grado di lenire tutti i dolori”.
Che storia è la musica (registrato al Teatro dell’Unione di Viterbo) vede protagonista, accanto a Bosso, l’Orchestra Europa Filarmonica, da lui fondata e per l’occasione arricchita dai giovani dell’Orchestra Filarmonica di Benevento, e il Coro Filarmonico Rossini di Pesaro.

Grande il cordoglio, per il ministro della cultura Dario Franceschini: ” scompare grande artista un uomo profondo e generoso, un artista esplosivo capace di trasmettere la gioia di suonare e la passione per la musica. Sono molto addolorato per la scomparsa di Ezio Bosso: è un triste giorno per la cultura italiana che perde un grande interprete e compositore, un uomo straordinario che ha fatto della sua vita un messaggio di speranza e di forza”.