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Naso Art Fest edizione 2017, è un progetto a marchio nasitano e vanta il privilegio di un proprio DNA. Impossibile attribuirgli un prototipo. Esso è un evento semplicemente originale.

L’idea matura concepita dal consigliere Rosita Ferrarotto trova il suo riscontro man mano che viene comunicata. Essa contiene un solo messaggio: puntare sulle nostre eccellenze. L’assessore al Turismo Filippo Rifici ne sposa immediatamente il progetto. Ci perde il sonno, comincia a crederci, proiettandosi oltre e l’intera Amministrazione investe su di esso.
Inizia subito la progettazione di un marchio identificativo, sintetico e preciso. Ecco le prime difficoltà. Come riuscire a sintetizzare in un disegno/simbolo ciò che da sempre caratterizza la Città di Naso? Come raccontare la sua storia e con essa le bellezze artistico-culturali che la identificano? Con Cono Scordino il simbolo subisce studi, integrazioni, variazione di colori e finalmente viene battezzato con il nome NASO ART FEST. Troppo semplice? Forse. È proprio quella l’intenzione, che sia a portata di tutti, un progetto semplicemente originale. L’idea basilare è quella che possa valorizzare le eccellenze storico-artistiche, i pilastri che hanno tenuto e tengono alto il nome della Città di Naso; promuovere le colture, i sapori che identificano la nostra terra. Il tutto proiettato con l’ausilio delle tecniche contemporanee.
La trasmissione dell’essenza del messaggio progettuale, viene affidata alla voce di Oriana Civile. A lei l’incarico del direttore artistico che nella scelta degli artisti, anima con canti, melodie e storie le vie del centro storico. Mesi di preparazione, collaborazioni e confronti riempiono il programma di una due giorni che vede protagonisti l’amministrazione, le parrocchie, la cittadinanza attiva, gli appassionati, i giovani… Quante volte gli eventi subiscono spostamenti, pur di far conciliare ogni cosa. Siamo quasi pronti.
Manca l’ultimo tassello affidato a Carmelo Rubino, Giuseppe Lama e Sergio Vella, la cura dell’immagine, sobria, elegante e d’effetto, degna di un Città che intenda emanare il suo massimo splendore, nel vestito dell’arte maiolicara nasitana. NASO ART FEST è pronto al suo debutto.
I primi a promuovere il coinvolgente progetto, mediante la conferenza stampa, sono i responsabili dell’Enoteca Provinciale e la pubblicista Nancy Calanna. La pubblicità su AM, i media on line, le radio, le locandine distribuite con Alfredo Portinari, Mattia Gorgone ed Antonio Campana fanno si che l’evento venga conosciuto ovunque. Tutti gli amici a collaborare per diffondere un evento che ci appartiene. Il centro storico viene decorato con l’aiuto di Sara Portinari e Natalia Caliò, quest’ultima sempre pronta a rubare ogni scatto per immortalare i momenti più belli.
Ognuno protagonista a partire dalle famiglie, dalle associazioni che con la modella Jessica Conti Nibali propongono un originale “défilé di abiti da sposa nel tempo”, in una delle location più suggestive delle nostra città, curata per le mani di Lia Gorgone e del fiorista Totò Caliò. Splendide le modelle affidate ai parrucchieri Fiocco Vincenzo, Portale Carmelina, Rosy e Rossana. Abilmente abbiamo concentrato i visitatori a seguire gli spettacoli in determinati punti del centro storico. Attualmente Naso è un cantiere a cielo aperto, ma questo durante la due giorni non deve evincere.
L’inaugurazione alla presenza dell’arciprete sac. Calogero Tascone ed ai numerosi partecipanti, dà il via alla mostra delle immaginette sacre del collezionista Aldo Cumia. A seguire la presenza dello scrittore Pietrangelo Buttafuoco che in dialogo con l’amico regista Francesco Lama, presenta il suo ultimo libro, cogliendo pienamente lo spirito dell’iniziativa. Puntare sulla nostra identità siciliana, diffidando dalle imitazioni. Emerge fortemente l’invito a valorizzare il patrimonio di cui siamo eredi. Di sicilianità si continua a parlare durante la conferenza dei cantastorie Mauro Geraci e Fortunato Sindoni, e con l’opera dei pupi antimafia di Angelo Sicilia. Piazza Perlongo viene animata dal cantautore Renato Merlina, per concludere le esibizioni del venerdì con il Bal Folk de Le Matrioske.
L’esperienza del visitatore si arricchisce con i laboratori a cielo aperto. Il maestro ceramista Pier Luigi Scardino, in Via Torquato Tasso, struttura il laboratorio di ceramica per far conoscere le tecniche che contraddistinguono nello stile e nei colori la maiolica nasitana. Un fiore all’occhiello su cui l’Amministrazione punta per riscoprire e valorizzare l’eccellenza che tra il ‘300 e ‘700 ha contraddistinto la città di Naso. A cornice del centro storico gli hobbisti/artigiani che tramite varie tecniche esprimono l’arte; i giovani che affidandosi alle proprie potenzialità coinvolgono i presenti nel dono dei tatuaggi; i ristoratori del luogo che lungo un itinerario del gusto, fanno risaltare la genuinità dei sapori. C’è persino chi si improvvisa con ricette originali proponendole simpaticamente ai presenti. In diretta streaming da Piazza Roma Enzo Sirna e RCL che con musiche ed interviste offrono, a chi è impossibilitato a partecipare, l’occasione di seguire l’evento da casa. Ad impreziosire la piazza una meravigliosa scultura vegetale rappresentante la Sicilia, per mano di Tiziana Monastra.
Durante la due giorni è organizzato il servizio di accoglienza h 24 con la collaborazione dei volontari Irene, Jessica, Patrizia e Filippo. Il tempio di san Cono diviene meta ambita per i visitatori che, accompagnati da personale autorizzato, ammirano la mostra dei paramenti sacri, curati dalla parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo, e, sulle note del trio classico Daniela Giaimo, Giuseppe Corpina e Michele Saccone, possono far visita al museo di arte sacra.
Il sabato si apre con un lunghissimo corridoio di carta in Corso Umberto. Bambini di tutte le età si improvvisano artisti. Con l’ausilio di pennelli, mediante disegni stile liberty, rappresentano la Sicilia. È un tripudio di colori, di emozioni anche per gli adulti che non resistono al fascino di lasciare un segno. “Naso per sempre” è lo slogan di una coppia di turisti che inginocchiati firmano il cartellone.
Nelle piazze i nostri cantautori nella voce di Marco Corrao, Oriana Civile, i cantastorie e lo spettacolo dei pupi. Tutto scorre e si alterna fino alle ore 21.00, lasciando spazio alla proiezione del film I Siciliani, del compaesano amico regista Francesco Lama. Intervistato dal giornalista Sergio Granata, il regista anticipa sinteticamente il contenuto del film e ciò che lo ha ispirato nel produrlo. Riprendono gli spettacoli nelle varie piazze costantemente animate da una consistente folla di visitatori.
Dinnanzi ad un’artistica torta ideata e offerta dalla Pasticceria Italia, in piazza Roma avvengono i saluti finali e, vista la partecipata riuscita dell’evento, un arrivederci all’anno prossimo. I propositi sono quelli di cogliere con occhio critico i difetti e limarli, di continuare ad offrire il meglio senza artefatti, perché la Città di Naso non ha bisogno di inventarsi nulla. Con il contributo di ognuno, continuiamo a puntare sulle nostre molteplici eccellenze. Sosteniamo e promuoviamo il nostro progetto semplicemente originale che detiene l’unica connotazione vera di far parlare e rappresentare ognuno di noi.
Ad maiora semper Naso Art Fest