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Nonostante il passaggio alla fase 3 e le misure di allentamento anti contagio, si continua a rimandare la ripartenza degli sport amatoriali di contatto, un fenomeno che sta diventando insostenibile, sia per gli appassionati del comprensorio che vorrebbero tornare a praticare le tanto amate partite di calcetto, desiderio mancato fin troppo tra gli sportivi nel lockdown, e per i gestori che necessitano di tornare a lavorare con i loro impianti chiusi da più di tre mesi.

Ecco così che ripiomba l’ennesima frenata al settore da parte del Dpcm nazionale, in particolare dal Ministro dello Sport Spadafora, che gela i protagonisti di queste attività ponendo come vincoli la cessazione dell’uso delle mascherine e del distanziamento interpersonale.

Una scelta scellerata che si contrasta con la ripresa del calcio professionistico, già partita da giorni, e delude oltremodo chi aveva già pronto il borsone per andare a giocare e per coloro che organizzano i tornei, specialmente nella stagione estiva tra la città del Longano, Milazzo ed i centri tirrenici.

Una situazione penalizzante a cui si fa appello al presidente Musumeci per cambiare la linea regionale e consentire la riapertura del gioco più divertente tra gli amici e produrre una boccata d’ossigeno a chi genera reddito per le proprie famiglie.