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Momenti di grande emozione ed intensità sono stati vissuti nella giornata di ieri, domenica 6 settembre 2020, da tutta la comunità della frazione San Marco nel comune di Novara di Sicilia, per la Festa del Santo che dà il nome a questi luoghi e che quest’anno è stata dedicata al ricordo di Orietta Puglisi, che a San Marco è nata, cresciuta ed ha vissuto la sua breve esistenza terrena, lasciando questo mondo troppo presto, a soli 51 anni vittima di un male che non le ha purtroppo lasciato scampo.

Grande il dolore dei familiari, dei tanti amici, dei numerosi colleghi (Orietta era infermiera presso la Cardiologia  dell’Ospedale di Patti ed i colleghi Tindaro Antonio Crinò, Mimma Milone, Traviglia Maria, Carmela Merlo e Francisca Patulis ieri erano presenti all’evento in Suo onore) per una persona veramente speciale, dal sorriso unico e contagioso, dal carattere forte e deciso, che nel periodo di maggiore sofferenza in cui era allettata, cantava, come ha ricordato Padre Mario Oliva, anima della comunità parrocchiale del Santi Basilio Ugo Marco che ha accolto Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela.

L’Arcivescovo ha benedetto la scultura in perenne ricordo di Orietta alla presenza di Giuseppe Puglisi, il cugino che tanto le ha voluto bene, che l’ha assistita h24 nelle giornate più dure della malattia insieme a Lucia e che ha personalmente organizzato questi importanti momenti di fratellanza con la sorella Maria Grazia. Tornando per un attimo alla scultura da ricordare che è opera dell’arch. Romina Calabrese, prende spunto dal Cero Pasquale del 2014 ed è rappresentata una Croce con a fianco l’Alfa e l’Omega, l’inizio e la fine, ed una serie di richiami alle Scritture che sono quanto di più bello ed adeguato a ciò che Orietta ha rappresentato per tutti. Quindi il rapporto Aureo, il legame fra Dio e l’uomo, e poi le dimensioni che contengono il numero 12 quindi un richiamo agli Apostoli, la mandorla che accoglie la scultura, simbolo del mistero di Cristo.

A seguire vi sono stati alcuni interventi da parte di varie amiche di Orietta e quindi ci si è spostati nell’accogliente chiesa dove Mons. Accolla ha presieduto la Solenne Celebrazione Eucaristica dedicata a San Marco Evangelista che quest’anno non è potuto “uscire” per la tradizionale processione. Anche in questa circostanza tanta commozione, una profonda Omelia dell’Arcivescovo e l’animazione finale sulle note dell’ormai celeberrimo tormentone “Jerusalema”. Presente in rappresentanza del comune di Novara di Sicilia il Presidente del Consiglio Dott. Gino Sofia con la fascia tricolore.

Chiusura in bellezza con un buffet di dolci e torte e con i giochi pirotecnici, ovvero in allegria come del resto avrebbe voluto Orietta. Una festa ed una scultura che da ieri farà bella mostra proprio all’ingresso della chiesa di San Marco, e vogliamo chiudere con il significativo testo scolpito nell’opera artistica, parole che ci permettono di cogliere il senso e la testimonianza della Vita di Orietta:
“Ho capito che cosa significa avere fame e sete di giustizia: Desiderare Dio. Camminare insieme a Lui sempre. Amare la sua volontà. Solo chi crede può assaporare tutto ciò può saziarsi di Lui e si dirà per sempre beato”.