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Un amministratore della cosa pubblica va giudicato positivamente o negativamente dai fatti. Tutto il resto è fuffa. Questa la doverosa premessa al presente articolo/intervista che è la documentazione fedele dell’incontro avuto con il Sindaco di Novara di Sicilia Dott. Girolamo “Gino” Bertolami, il quale racconta e si racconta in esclusiva per la nostra Testata Giornalistica. 

Il primo cittadino illustra con dovizia di particolari l’attività svolta in questi anni al servizio della propria comunità, con impegno e dedizione. Non si tratta di un mero ed arido elenco di cose fatte ma leggerete il racconto di pezzi di vita reale, lotte intraprese con passione nel quotidiano, che ci permettono di mettere subito una cosa in chiaro: stiamo parlando di un “Sindaco del Fare” che non ha lasciato nulla di intentato pur di reggiungere gli obiettivi prefissati.

Caro Sindaco Bertolami, visto che la conosciamo come persona diretta, concreta e senza fronzoli vogliamo iniziare a raccontare ai nostri lettori le cose già fatte dalla sua Amministrazione a Novara di Sicilia? Partendo magari da quel luogo che in ogni comunità è fondamentale perché base per il futuro dei nostri ragazzi, ovvero la scuola… 

La ringrazio per questa domanda perché effettivamente siamo orgogliosi come Giunta per aver regalato al nostro paese un plesso scolastico all’avanguardia, e vanto in tutto il territorio. La riqualificazione dell’Istituto Comprensivo è stata una vittoria e le dico che un funzionario Asp ha dichiarato che si tratta di “una delle piu belle scuole della provincia di Messina.” Questa è stata una grande soddisfazione. 

Benissimo e quali, oltre a questa importante realtà, le altre opere completate? 

Parlando sempre di quelli che saranno gli uomini del domani ovvero i bambini abbiamo inaugurato nell’estate scorsa un attrezzatissimo Parco giochi ed inoltre nella vicina zona sottostante il ponte San Sebastiano si è proceduto alla sistemazione del luogo creando un anfiteatro con al centro lo stemma del Borgo. Qui potremo fare degli eventi quando ve ne sarà la possibilità. 

Adesso passiamo a due opere di riqualificazione che abbiamo già attenzionato in un nostro articolo nei giorni scorsi ed i cui lavori sono in corso e parliamo di una storica via e di una antica chiesa. Ce ne vuole parlare? 

Certamente lei si riferisce innanzitutto alla opera di sistemazione e riqualificazione della Piazza Abbazia e della Via La Marmora, fino all’altezza della trecentesca chiesa di San Francesco: si tratta di una strada effettivamente storica del borgo, quella che porta dalla zona bassa al quartiere Abbazia. I lavori procedono bene qui come anche nell’antichissima Chiesa di Santa Maria la Noara sita nella frazione di Badiavecchia. Entrambi i luoghi, l’Abbazia di Novara centro e la chiesa di Badiavecchia sono legati al nostro Patrono Sant’Ugo Abate, che qui guidò i cistercensi inviati in Sicilia da San Bernardo di Chiaravalle. Riqualificare questi due luoghi quindi equivale a sottolineare e valorizzare l’importanza della nostra storia. 

A proposito di storia di Novara, altri due importanti luoghi di storia, arte, cultura del borgo sono la tanto amata dai novaresi Chiesa dell’Annunziata e quel gioiellino che è il Teatro Comunale “Riccardo Casalaina”. Anche questi due luoghi saranno oggetto di ristrutturazione? 

Proprio così. Riguardo la Chiesa dell’Annunziata, chiusa al culto ormai da tantissimi anni, abbiamo già affidato i lavori alla ditta aggiudicataria e questi dovrebbero iniziare fra un mese, come fra circa due mesi partirà anche la ristrutturazione del “Casalaina”, con varie opere quali le dotazioni di sicurezza, la sistemazione dei palchetti, il ritocco pittorico di parti che si stavano rovinando. 

Dopo le opere realizzate e quelle in corso di realizzazione andiamo ai lavori già finanziati, cosa ci dice a tal proposito? 

In questo caso devo dire che abbiamo lavorato alacremente e l’elenco è abbastanza lungo e va a toccare vari settori strategici del territorio comunale, dal centro storico alle frazioni, dalla strada statale a quelle provinciali. Posso qui citare Piazza G. Sofia davanti al Palazzo comunale, il campetto di San Basilio, la strada provinciale per San Basilio, quella per San Marco ed un mio pallino ovvero la SS. 185 fra Novara e Mazzarrà, arteria molto bella e tutta perfettamente asfaltata, nella quale vorrei eliminare alcune curve nel tratto Fortezze. Sono ben 4 anni che ci sto dietro con tanti viaggi a Palermo ed incontri con l’Ing. Mele, che guida l’Anas, spero di poter utilizzare i 5 milioni del Masterplan. 

Un capitolo a parte meritano altre due opere che sono molto attese dalla cittadinanza e che sono fondamentali anche in ottica turismo, ce le vuole illustrare? 

Certamente inizio dal finanziamento da parte dell’Assessorato regionale alle infrastrutture di poco più di 1 milione di euro per la riqualificazione del basolato in pietra arenaria locale della Via Nazionale dal Bar Buemi alla casa Cartaregia, qualcosa di molto bello che renderà il borgo ancor più prezioso. Non vorrei parlar male di chi mi ha preceduto ma purtroppo si è preferito dare spazio a catrame e cemento in modo indiscriminato mentre noi siamo il paese della pietra. Questo vorrei portare avanti. E non meno importante è l’altro progetto, quello dell’Antiquarium che creeremo nel Palazzo Salvo Risicato con i preziosi pezzi archeologici provenienti dal Riparo di Sperlinga. 

Riguardo il benessere dei novaresi stessi vi sono opere in tal senso? 

Si, avremo la messa in sicurezza del Ponte Tre Fiumi sulla strada di collegamento Novara-S.Basilio, il consolidamento della Via B. Croce (Zona Belluccia) e Roccazza a San Basilio, mentre riguardo Novara centro l’Ufficio Speciale Progetti della Regione siciliana sta predisponendo il progetto per il consolidamento della zona Arancia-Cucco-Sotto Castello ed  appena pronto si procederà all’affidamento dei lavori. Si tratta di un lavoro molto importante per il consolidamento di tutta la zona sotto la Matrice. 

Un lavoro veramente a 360 gradi caro Sindaco. Sono stati presentati progetti esecutivi per i quali successivamente chiederete il finanziamento. Se si, quali? 

Sicuramente abbiamo lavorato anche in tal senso e ci tengo a dire che non ho trovato nulla dalle precedenti amministrazioni e che sono riuscito ad avere una decina di progetti esecutivi che vuol dire che se c’è il bando te lo possono finanziare. Questi i progetti esecutivi: la Riqualificazione  Borgo Castello € 357.000,00, la Ristrutturazione Chiesa S. Antonio € 942.061,09, la Riqualificazione urbana nel centro storico con basolato di pietra arenaria e ciotolato Vie adiacenti la Via Duomo € 1.350.000,00, la Riqualificazione e messa in sicurezza  Palazzo Stancanelli € 2.500.000,00, la Riqualificazione e messa in sicurezza ex scuola media  “A. Milici” € 1.000.000,00, la Riqualificazione e messa in sicurezza ex scuola S. Marco € 570.000,00, i Lavori di riqualificazione ed incremento dell’efficienza energetica del Palazzo comunale  € 450.000,00, il Finanziamento spese di progettazione per la sistemazione della rete idrica S. Basilio e S. Marco finanziato dalla regione siciliana  € 39.500,00. Un bravo amministratore si vede anche dall’ordinaria amministrazione, dalla sensazione di serenità che trasmette alla propria gente, come si esplica questo nel suo caso e quindi a Novara di Sicilia? Credo che i novaresi siano contenti dell’operato di Gino Bertolami. Un sindaco non è solo opere realizzate ma anche e direi soprattutto servizi, a Novara non manca l’acqua, c’è la luce, il borgo è pulito. Poi credo sia fondamentale la visibilità del paese ed a tal proposito le racconto che nei primi anni della mia sindacatura quando mi recavo a Palermo mi si chiedeva dove si trovasse Novara. Oggi siamo conosciuti a livello regionale e direi anche nazionale. Lo scorso Natale, devo dire anche per le iniziative dei privati, c’era tantissima gente che sembrava mezzagosto. Ho la presunzione di dire che, dopo Taormina, negli ultimi anni il comune che ha avuto più riscontro è stato proprio Novara di Sicilia. Ed ho in cantiere un altra iniziativa che rivelerò quando si concretizzerà ma vi assicuro che porterà il nostro borgo alla ribalta nazionale. 

Lei è al suo secondo mandato e fra due anni dovrà abbandonare il ruolo di primo cittadino. Ci racconti una cosa che ha fatto in questi anni e di cui va fiero. 

Il rispetto della legalità è per me fondamentale e ho buttato fuori da un terreno comunale di ben 40 ettari un pastore locale che da oltre 30 anni non pagava. Oggi il terreno è stato dato alla Forestale e potrà essere utilizzato per percorsi naturalistici e comunque essere sfruttato in positivo da paesani e turisti.

Per chiudere le chiedo di dare un messaggio ai suoi cittadini per il presente e per il futuro. 

Come ho detto nella diretta di qualche settimana addietro sulla vostra Testata, è stato un periodo duro ma la popolazione novarese ha risposto benissimo. Adesso sembra che pian pianino si vada verso la normalizzazione della situazione. Io ho trascurato la mia famiglia per fare il sindaco in questi otto anni e maggiormente negli ultimi due mesi di lockdown nei quali non mi sono mai allontanato da Novara. Il lavoro di gruppo paga, i ragazzi che mi accompagnano sono importanti ed è essenziale avere i giusti contatti. Dico sempre che bisogna essere sindaco a Palermo, a Messina. Continuerò a lavorare fino alla fine di questo mio secondo mandato come se dovessi essere sindaco per altri 20 anni. Chi verrà dopo di me troverà tanti progetti, mi auguro solo che si impegni, chiunque sia. Di me tutto può dirsi ma non accetterei mai che si dica che non mi sono impegnato per il bene di Novara. Ma sono sereno, la gente mi conosce e per fortuna mi apprezza. Desidero infine ringraziare di vero cuore tutta la classe impiegatizia che mi ha affiancato con grande professionalità, in fondo sono miei colleghi in quanto per tanti anni anch’io ho fatto parte della macchina amministrativo del municipio di Novara.

Si chiude così questa intervista che senza falsa modestia riteniamo sia interessante perché ci presenta a 360 gradi un sindaco che è in prima linea in una realtà, quella dei Borghi siciliani, che a dispetto dello spopolamento, deve invece rappresentare il futuro di questo nostro mondo ferito dalla pandemia. Occorre ripartire da queste aree interne che vivono di storia, cultura, arte, tradizioni, aria buona, ottima cucina e Novara di Sicilia con il proprio Sindaco Gino Bertolami e con tutta la popolazione che lo affianca, rappresenta sicuramente un ottimo esempio, un’oasi felice che deve vivere ed essere vissuta.