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Nel pomeriggio di sabato 18 agosto 2018 alle ore 18,00 verrà presentato a Novara di Sicilia il libro “Una vita – Consigli per l’uso di Nino Gentile. Storie, riti, feste, usi e leggende vissute”.

Nella bellissima location del Teatro Comunale “Riccardo Casalaina” dopo i saluti istituzionali del Sindaco Bertolami e dell’Assessore Buemi interverranno il Responsabile Regionale dei Borghi più Belli d’Italia Salvatore Bartolotta, la Direttrice Editoriale delle Edizioni Smasher Giulia Carmen Fasolo, lo psicoterapeuta Carlo Riggi e l’Archimandrita Padre Alessio Jeromonaco. Chiuderà l’autore. Sono inoltre previsti intermezzi musicali a cura di Fabrizio Papa.

Il testo, inserito  nella Collana “Orme di inchiostro”, narra episodi di vita personale dell’autore senza la pretesa di essere un libro storico. Già dalla copertina si comprende come protagonista sia proprio il Borgo di Novara di Sicilia, ma vengono illustrate anche vicende relative a Castroreale ed a Barcellona Pozzo di Gotto con particolare riferimento alle feste di San Sebastiano e del Venerdì Santo. Infine tutta la documentazione di un Convegno di qualche anno addietro svoltosi al PalaCultura della città del Longano nel quale ci si confrontò sul tema della Pasqua secondo l’ottica delle rispettive religioni.

Tornando a Novara Nino Gentile ci parla di storia e leggende del centro montano; del maiorchino e della cipolla del Greco, prodotti d’eccellenza del territorio novarese;  delle Maiare e della Via Consolare Pompea. Due interi capitoli sono poi dedicati al Festino dell’Assunta ed al Patrono Sant’Ugo Abate, e qui siamo proprio alla stretta attualità visto che Novara ha appena vissuto questa festa che rappresenta una sorta di capodanno per il novarese. Segnaliamo inoltre che, nei progetti di Gentile, questo è il primo libro di una serie di testi fra loro correlati sul vissuto dell’autore stesso.

Chiudiamo con le parole significative di Nino Gentile: “Facciamo si che la cultura e l’umanità della nostra gente si diffonda nel mondo, per lasciare un segno ai posteri che, nel bene e nel male, possano essere orgogliosi e fieri della nostra Storia”.