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“Si deve tenere conto della specificità e delle peculiarità dell’intero territorio messinese”. A sostenerlo sono il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, il reggente della Cisl Fp Messina, Gigi Caracausi e il segretario provinciale della Cisl Medici, Gianplacido De Luca, commentando la bozza della nuova rete ospedaliera presentata dall’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. 

«Più volte – aggiungono – siamo intervenuti a difesa e tutela della salute di tutta la provincia e oggi ribadiamo che non si può pensare di procedere tout court ad un declassamento e ridimensionamento delle Unità Operative, disegnando una riorganizzazione teorica senza guardare ai bisogni che sicuramente devono tener conto della specificità territoriali».
Per la Cisl, la Cisl Funzione Pubblica e la Cisl Medici i presidi ospedalieri «devono garantire qualità dei servizi e serenità sociale ed essere punto di riferimento dei rispettivi hinterland distrettuali».
«La bozza presentata – continuano Tonino Genovese, Gigi Caracausi e Gianplacido De Luca – non entra nello specifico di ciascun presidio ospedaliero del territorio, demandando tutto all’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina. Riteniamo, quindi, si debba procedere ad un equo e proporzionale riordino per garantire servizi efficienti e di qualità, per mettere in sicurezza l’intera comunità e non riproporre guerre tra presidi. È necessario entrare nel merito dei Lea (i livelli essenziali di assitenza) e dei livelli occupazionali che discendono dalla nuova rete ospedaliera attraverso un coinvolgimento di tutte le Istituzioni e forze sociali. Solo facendo sinergia – concludono – si può operare in direzione di una pianificazione ragionata e ponderata».