Condividi:

Un grido di allarme di una intera categoria, penalizzata dal nuovo Dpcm, e fortemente discriminata rispetto ad altre categorie specie i parrucchieri. Si denuncia questo nella lettera del Centro Estetico di Pina Bertino di Oliveri, che congiuntamente ad altre estetiste ha inoltrato al Presidente Conte, in riposta alle misure adottate recentemente.

Ecco il contenuto integrale della lettera inviata al Premier Conte, alla luce delle ultime decisioni che stanno martoriando ‘ingiustamente’ una categoria

“Spett. Presidente del Consiglio,

la situazione che tutto il nostro Paese sta vivendo, è complessa e sfidante.
Comprendo che il ruolo che Lei ricopre, possa essere impegnativo, perché prendere decisioni per il Paese e per le categorie che lo rappresentano, è tutt’altro che facile, così come gestire sicurezza nazionale e aspetti economici, contestualizzati in questo periodo.

Molto di più di quanto qualcuno, in questi giorni, sostenga esplicitamente,
istigando me e tanti altri imprenditori, alla protesta ed alla disobbedienza civile.

Tuttavia, prima di assumere atteggiamenti non consoni ai miei doveri di contribuente (e cittadina), in qualità di titolare di un’attività artigianale in estetica, che svolge il proprio lavoro osservando scrupolosamente gli standard di sicurezza indicati, ritengo necessario rivolgermi a Lei.

Desidero fare chiarezza a favore della mia categoria, le Estetiste.
Estetiste che in questo momento, senza ragione alcuna, risultano gravemente penalizzate.
Ho la convinzione che il “Comitato Scientifico” che risponde a Lei, abbia sottovalutato le modalità con le quali l’estetista, al pari del parrucchiere (con ancora più sicurezza), agisce nella quotidianità del suo lavoro.

L’Estetista segue scrupolosamente le regole che, fin dai primi DPCM dello scorso anno, Lei stesso ci indicò.
Ciò comporta che il nostro centro estetico, presti la massima attenzione a:

-DISTANZIAMENTO. Una sola persona alla volta può usufruire dei servizi, occupando la cabina (spazio di diversi metri quadrati) in modalità “presenza riservata” (cliente e operatrice), con distanze prestabilite e regolamentate.

-STERILIZZAZIONE. Ogni strumento utilizzato nei servizi di manicure e pedicure, viene rigorosamente sterilizzato e disinfettato, tramite il protocollo Autoclave (usata anche nelle strutture odontoiatriche).

-MISURE IGIENICHE STAFF. Ogni operatrice, indossa mascherina e visiera di protezione (la mascherina è sostituita più volte al giorno).
Il lavaggio mani, così come l’uso del gel disinfettante, sono costanti e frequenti.

-MISURE IGIENICHE AMBIENTE. Prima dell’ingresso di ogni cliente, i locali sono igienizzati, tramite dispositivi specifici.
L’ igiene delle superfici, avviene tramite spray e detergenti specifici. A tutto ciò si aggiunga, kit materiale monouso riservato ad ogni ospite.

Consentire alle attività di parrucchiere, di lavorare (con saloni che possono ricevere anche decine di clienti per volta), ma al tempo stesso, impedire alle Estetiste (con una sola cliente per volta) di esercitare l’attività, è incomprensibile ed immotivato. Assolutamente iniquo!

Sono certa che Lei, in questi giorni abbia molteplici criticità su cui intervenire,
tuttavia, le offro la mia completa disponibilità a chiarirle di persona, in cosa consiste il lavoro di un estetista e a fornirle prova degli elevati standard di sicurezza, utilizzati nell’attività svolta.

Desidero invitare Lei e/o un esperto del Comitato Scientifico, a visitare il nostro centro per vedere di persona, toccare con mano e ascoltare le nostre modalità su sicurezza, igiene e responsabilità.

Ps. A prescindere dai colori delle zone, tenere aperte le attività delle Estetiste, è un aiuto concreto e preventivo, fatto a migliaia di persone, per ridurre le tensioni che tutti stiamo vivendo.
Favorire la comprensione, alleviare l’eccessivo stress accumulato ed aiutare il benessere psico-fisico di migliaia di donne, madri, mogli, è necessario ed indispensabile, per preservare l’equilibrio individuale e di Comunità”.