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Buone nuove per il sindaco e la comunità oliverese, con Francesco Iarrera classificatosi al primo posto ed aggiudicandosi il premio “Comuni Virtuosi”, l’associazione nazionale dei Comuni Italiani, dopo le votazioni concluse.

Il primo cittadino di Oliveri, si è contraddistinto per l’attivismo, per la partecipazione della comunità e per la trasparenza e la capacità di comunicare ai sui cittadini.

Dopo una prima selezione tra i tantissimi amministratori locali partecipanti, il Comitato Direttivo ha scelto gli 11 finalisti in base alla loro storia. Fra questi c’era anche il Sindaco di Oliveri Francesco Iarrera. Una piccola delegazione, assieme al Sindaco Francesco Iarrera, è partita per la cerimonia di premiazione che si è tenuta a Sestri Levante, nella splendida cornice del Convento dell’Annunziata.

Grande soddisfazione per il primo cittadino del piccolo ridente comune tirrenico: “Non concordo con l’espressione “Sindaco più virtuoso di Italia”, – commenta Iarrera – che da un lato considero una esagerazione e dall’altro un torto. E’ esagerato poiché è ardua l’impresa di identificare chi fra 7904 Sindaci sia stato, davvero, il più valoroso.

E’ un torto ai tanti che lavorano intensamente per un obiettivo comune, poiché trasmette il falso mito del Sindaco supereroe, capace da solo di fare da spartiacque, fra una città che affonda e una che naviga a tutta vela.

Ad ogni modo, c’è anche Oliveri in questa esclusiva lista Nazionale e ne condivido il merito con i collaboratori, i dipendenti, gli amministratori, gli esperti che compongono la squadra di cui faccio parte.

Naturalmente il merito più grosso è delle persone; una frangia di cittadini ribelli che ha voltato pagina, sostituendo la protesta alla responsabilità personale, originando una rivoluzione culturale, che osservo con ammirazione e conforto. Grazie di cuore a tutti quelli che hanno sostenuto Oliveri, siete stati davvero tanti. E vi ricordo che un un Sindaco, virtuoso o no, dura un pò. Ma Oliveri resterà per sempre quel luogo depositario di una grande bellezza, a cui è impossibile rinunciare.”