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La manifestazione mondiale One Billion Rising, un milione di voci contro ogni forma di violenza, farà due tappe anche a Barcellona Pozzo di Gotto, grazie all’iniziativa del Centro Antiviolenza cittadino, afferente alla Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo” Onlus. Gli eventi si terranno grazie al supporto dell’Assessorato alle Pari Opportunità, al collettivo Non Una Di Meno e alle Edizioni Smasher.

Il primo appuntamento è per sabato 15 febbraio, alle ore 14.30, nei locali del Centro Antiviolenza di via Dante Alighieri n. 31 con il monologo teatrale “Le buttane non esistono“, interpretato dall’attore Davide Colnaghi, per la regia di Leonardo Mercadante. “Perché mi ha lasciato?”. Chi si ritrova a rispondere a questa domanda comincia a cercare in due direzioni: al di fuori, verso l’altra persona; e di dentro, verso di sé. Spesso ciò che realizza non gli piace né da una parte né dall’altra. Per la prima volta il monologo ci porrà le domande che l’epica ha sempre ignorato: ma che cosa ha pensato Menelao, marito di Elena, prima di dichiarare guerra a Troia? Che cosa sarebbe successo se avesse elaborato l’abbandono in maniera diversa? Niente guerra? Niente Iliade? Il monologo tocca nervi scoperti. Libertà di scelta, maschilismo, solitudine. Non abbiamo risposte ma tante domande da condividere.

Il secondo appuntamento è per domenica 16 febbraio, alle ore 12.00, in Piazza Duomo, dove diverse scuole di danza di Barcellona Pozzo di Gotto – Domi Pro Dance, Diamond Dance, PowerGym, Dancing Art, L’Art de la Danse – danzeranno in un flash mob sulle note di “Break the chain” (Spezza le catene). Lo scopo è manifestare il proprio dissenso alla violenza di genere e alla violenza maschile sulle donne.

“One Billion Rising è un movimento – dichiara Francesca Pantè, presidente di Frida Onlus – aperto a ogni persona, gruppo e organizzazione che aderisca e condivida il principio secondo cui ogni donna ha il diritto di vivere libera dalle catene della violenza e di decidere del proprio corpo, della propria salute e del proprio destino. Si tratta di un evento mondiale che si svolge in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell’affermare una cultura del rispetto e della rivoluzione”. Per quest’anno “il tema è – aggiunge la Pantè – l’importanza dei Centri Antiviolenza che ogni giorno sono a fianco delle donne che decidono di fare un percorso di affrancamento dalle relazioni tossiche, autodeterminandosi e scegliendo finalmente per sé. I Centri Antiviolenza come il nostro offrono sostegno alla donna in modo del tutto gratuito, ciò implica che per mantere tutto questo dobbiamo autotassarci, quando invece dovrebbe essere un dovere inderogabile delle istituzioni sostenere e tutelare l’esistenza di questi spazi di libertà e di autodeterminazione”.

Supporto sarà dato dal dj Pippo Basile che offrirà, gratuitamente, il suo service per il flash mob di domenica mattina.