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Alla luce dell’Operazione antimafia di ieri, giungono nuove reazioni di plauso alla Magistratura ed alle Forze di Polizia, dalle Associazioni del territorio impegnate da anni nella lotta al fenomeno mafioso. 

“L’Operazione condotta ieri dalla DDA di Messina e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina dimostra la grande capacità di “cosa nostra barcellonese” di sapersi bene inabissare a seguito delle molteplici inchieste anti mafia susseguitesi nel corso di quest’ultimo decennio, ciò al fine di rigenerarsi e continuare a condurre le principali attività illecite che da sempre la contraddistinguono, ovvero l’imposizione delle estorsioni, l’infiltrazione nell’economia e nella vita pubblica e politica del territorio, gestione dello spaccio delle sostanze stupefacenti.
Ci si complimenta e si ringraziano i Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, da anni impegnata in prima linea, unitamente alle Forze dell’Ordine nella costante e incessante attività di prevenzione e repressione del fenomeno mafioso, che da sempre caratterizza il nostro territorio, in cui senza alcun dubbio con una ritrovata e più marcata libertà d’impresa, potrebbero essere evase le tantissime potenzialità che vi insistono, così da favorire più sviluppo, efficienza e legalità.
In tutti questi anni la FAI, Federazione Italiana Antiracket, ha continuato a perpetuare questo fondamentale volontariato, accanto alla vittime di racket e di usura, in provincia di Messina da più di 30 anni, come in diversi altri territori del meridione d’Italia in cui siamo presenti con decine di presidi anti-racket e anti-usura. Questo nostro impegno e l’esperienza maturata ci da la consapevolezza e la coscienza che non si può e non si deve mai abbassare la guardia”.
Questo quanto riportato in una nota congiunta del Vice Presidente Nazionale della FAI Mario Ceraolo e dal Presidente di Fonte di Libertà Benedetto Gianlombardo.

Sulla maxi operazione svolta ieri nella città del Longano, è intervenuta anche l’Associazione Contro Tutte le Mafie “Paolo Vive”: “La intensa attività posta in essere in questi anni dalle forze dell’ ordine assieme con la magistratura , cui va il nostro infinito ringraziamento, sfociata nella operazione – dichiara il presidente Tindaro Di Pasquale – sono la tangibile rappresentazione di uno Stato presente ed attento ; ma se da un lato rasserena la fermezza nel contrasto al crimine, lo stesso non può dirsi per l’emergenza giovanile di una generazione piegata troppo spesso ai bisogni della criminalità organizzata. Troppi giovani sono stati arrestati questa notte ; non possiamo rimanere silenti innanzi a questa piaga che attanaglia ormai da tempo il nostro territorio. Tutte le recenti operazioni antimafia , questa ultima attività anticrimine, dicono di una vera e propria emergenza a cui politica e società civile debbono porre l’attenzione. Non si può e non si deve attendere L’ intervento della magistratura per contrastare L’ emarginazione , occorre un patto sociale tra le forze in campo per attenzionare quei giovani che possono in un modo o in un altro essere avvicinati dal “ facile guadagno” .
L’ orgoglio del sacrificio, la dignità del lavoro e la bellezza di una vita vissuta con rettitudine vanno insegnati nelle scuole e vanno portati per le strade da chi opera nel sociale con passione e vigore .
Tanti di questi arresti sono, ancora una volta la sconfitta di una società che troppo spesso si volta dall’ altra parte e di una politica molto poco attenta alle esigenze dei territori in cui si opera”.