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Non tarda ad arrivare anche la razione del gruppo consiliare ‘Avanti con fiducia’ in merito all’approvazione del piano sanitario regionale e delle conseguenze sull’ospedale Cutroni Zodda, con la possibile chiusura del pronto soccorso. I consiglieri di opposizione non usano mezzi termini attaccando, i vari protagonisti del dibattito degli ultimi giorni: “Restiamo basiti assistendo all’ennesimo indegno teatrino dello scaricabarile messo in atto dai protagonisti di una vicenda che, se non riguardasse la salute dei cittadini, sarebbe degna di una commedia di bassa qualità. È assurdo che deputati regionali come Santi Formica, che assieme al senatore Nania hanno governato direttamente la Sicilia per oltre un ventennio e la città e l’Italia per oltre un decennio, e sono quindi una delle principali cause dello sfascio della sanità siciliana, adesso si ergano a difensori del Cutroni Zodda, cercando di ricostruirsi una verginità in vista delle prossime elezioni regionali. Non meno ambigua la posizione di chi, come Beppe Picciolo, gioca al contempo su più tavoli, approvando il nuovo piano sanitario e vantandolo con entusiasmo salvo poi strapparsi le vesti per le amare sorti di Barcellona, che lui stesso ha contribuito a causare. Ed infine il Sindaco Materia, il quale in campagna elettorale sbandierava autorevolezza proprio su questo tema, tanto da farne un suo cavallo di battaglia mentre c’era chi tentava di contrapporre la verità alle facili promesse elettoralistiche, e che ha la colpa di aver bloccato la protesta lanciata dal Consiglio Comunale, nel malcelato tentativo di essere l’unico salvatore della patria, salvo poi ritrovarsi con un pugno di mosche anche a causa di una politica regionale che su questo tema è stata molto brava a promettere ma certo non altrettanto brava a mantenere. Cosa fare adesso? Adesso è ritornato il tempo della protesta e questa volta senza seguire più i pifferai magici che ci hanno portato al disastro cui assistiamo oggi. Dobbiamo chiedere con forza che il Cutroni Zodda venga salvato, che i cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto e dell’hinterland possano godere di un’adeguata emergenza urgenza che non è certo assicurata da un pronto soccorso, come quello di Milazzo, che non viene neanche potenziato nel nuovo piano sanitario, che venga creato un reparto oncologico e che gli altri reparti promessi vengano ripristinati e/o mantenuti nel nosocomio barcellonese, e questo anche chiedendo se necessario apposite deroghe alla normativa nazionale vista la particolarità del nostro comprensorio. Si deve smettere di prende in giro i cittadini, giocando sulla loro pelle per meri fini elettorali. In questo senso aderiamo al progetto portato avanti in maniera responsabile in questi mesi dal Comitato per il diritto alla salute che, fuori da logiche populiste, e che merita il supporto della cittadinanza. Come consiglieri comunali non faremo mancare il sostegno ad ogni forma di protesta responsabile che si accompagni a proposte concrete per il salvataggio del nostro ospedale”.