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A seguito dell’equilibrata ordinanza cautelare del T.A.R. Palermo in merito al ricorso proposto dall’Amministrazione avverso il Decreto dell’Assessorato Regionale alla Salute con il quale è stato approvato il nuovo Piano Sanitario Regionale, risulta soddisfatto il sindaco Roberto Materia. 

“Con il ricorso, patrocinato dall’avv. Lorena Rotini, l’Amministrazione aveva impugnato il provvedimento regionale per le drammatiche conseguenze che ne sarebbero derivate dalla sua attuazione per il territorio del comprensorio di Barcellona.

Il Piano prevede infatti la chiusura del Pronto Soccorso, accorpato a quello di Milazzo, totalmente inidoneo sotto il profilo strutturale ed in relazione all’elevato rischio ambientale del territorio, e la soppressione di importanti discipline mediche in conseguenza della unificazione dei nosocomi di Barcellona e Milazzo negli Ospedali Riuniti.

Con l’ordinanza del 9 u.s. il Tribunale Amministrativo  ha ritenuto che per una migliore tutela dell’interesse del Comune e per la sua complessità l’intera vicenda vada definita con sentenza di merito disponendo la fissazione dell’udienza pubblica alla prima seduta del mese di marzo 2018″.

Il sindaco auspica che il Direttore Generale dell’ASP, dott. Gaetano Sirna, tenuto conto della decisione del Tribunale Amministrativo, ed al fine di evitare ulteriori inutili contenziosi, posticipi ogni propria determinazione in esito alla chiusura dl Pronto Soccorso fino alla decisione del Tribunale.

E’ evidente infatti che i motivi di impugnativa impongono, per economia dell’azione amministrativa,  la sospensione di ogni ulteriore provvedimento pregiudizievole per la  tutela del diritto alla salute dei cittadini del comprensorio Barcellonese e l’avvio di una reale concertazione con il territorio  ad oggi  totalmente ignorato.

Il sindaco Materia nei prossimi giorni inviterà a tal fine il Sindaco della Città Metropolitana, cui il Direttore dell’ASP ha inviato l’atto aziendale di riorganizzazione, a convocare l’Assemblea dei Sindaci per il preliminare parere obbligatorio.