Condividi:

Dopo le parole del sindaco di Milazzo, Giovanni Formica in merito al possibile ricorso da parte del comune mamertino sul decreto degli Ospedali Riuniti non è mancata la reazione da parte di Santi Calderone, coordinatore provinciale Sicilia Futura. “Dispiace leggere la dichiarazione poco lungimirante del nostro amico Giovanni Formica, sindaco del Comune di Milazzo, in merito alla “vexata questio” degli ospedali riuniti di Milazzo e Barcellona. Infatti la riproposizione di un nuovo decreto assessoriale, in sostituzione dell’ormai anacronistico d.a. 46, rappresenta solo un atto dovuto e di buon senso per tutta la sanità siciliana. Dovuto perché le piante organiche, proposte dai manager, valutate dalla commissione sanità, apprezzate dalla giunta di governo, validate dal ministero della salute, decretate dall’assessore alla salute e pubblicate sulla gurs, rappresentano l’unico strumento di pianificazione sanitaria vigente e dunque rendono di fatto superato il d.a. 46 che andava comunque radicalmente modificato. Di buon senso perché con il modello degli ospedali riuniti, condiviso dal ministero, si sono potuti salvare gran parte degli ospedali del territorio siciliano. Ciò non vuol dire salvare i vecchi “posti letto” o i doppioni di primariati, ma razionalizzare la rete ospedaliera secondo i nuovi dettami ministeriali che guardano all’efficacia e all’efficienza nella sanità in funzione delle reti “tempo dipendenti”( stroke unit, IMA – infarto miocardico acuto – politrauma, sten e stam , relativi a trasporto neonatale o materno ). Su questi presupposti, ogni ulteriore considerazione parrebbe inutile e verosimilmete campanilistica e non potrebbe appartenere ad un movimento politico quale il nostro che è rappresentato ai massimi livelli in entrambe le amministrazioni comunali e quindi scevro da interessi particolari. L’integrazione dei tre ospedali (anche Lipari fa parte del sistema ospedali riuniti ) dovrà e potrà rappresentare il modello di integrazione e crescita sanitaria di tutto il territorio, con l’intelligenza e la lungimiranza di chi dovrà salvaguardare la salute dei cittadini, nel rispetto degli investimenti e delle realtà professionali esistenti sui singoli comprensori”.