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Il Comitato dei cittadini contro l’inquinamento dopo i quesiti posti ai candidati a sindaco di San Filippo del Mela, pone delle domande anche ai candidati a Sindaco di Pace del Mela, con focus principale il nuovo impianto inquinante che la Duferco Sviluppo S.p.A. sta realizzando a Giammoro.

“Egregi candidati a Sindaco di Pace del Mela,
come sapete la questione ambientale (ed in particolare l’inquinamento industriale) è uno dei fattori di maggior impatto sulla vita e la salute dei cittadini – scrivono dal Comitato dei cittadini contro l’inquinamento nella valle del Mela – del comune che vi candidate ad amministrare e più in generale di tutto il comprensorio della valle del Mela.

Dopo la vittoria contro lo scellerato progetto di un mega-inceneritore, associazioni ed amministrazioni locali hanno ingaggiato una strenua battaglia legale mirata e ridurre le emissioni della Raffineria di Milazzo, che può essere considerata la principale fonte inquinante della zona. A tal riguardo l’amministrazione comunale uscente non si è sottratta, partecipando ai vari ricorsi tutt’ora pendenti al TAR di Catania ed al CGA (di cui si attende una imminente decisione).

Tuttavia la battaglia contro l’inquinamento nella valle del Mela non può ovviamente permettere che, nel frattempo, vengano realizzati nuovi impianti inquinanti, che inevitabilmente determinerebbero un incremento del carico inquinante complessivo che grava sul territorio.
Va infatti ribadito un punto fermo già reclamato ai tempi della storica lotta contro l’inceneritore: l’inquinamento nella valle del Mela va ridotto, non aumentato, e quindi nessun nuovo impianto inquinante è accettabile.

Proprio di recente è stata autorizzata la realizzazione di un nuovo impianto inquinante, nello specifico una Centrale termoelettrica di tipo “peaker”, nel territorio del Comune di Pace del Mela. Sorprendentemente tale autorizzazione ha ottenuto il beneplacito del Sindaco uscente.
Per fortuna la lotta del territorio contro quest’altra minaccia, avanzata in questo caso dalla “Duferco Sviluppo S.p.A.”, non si è fatta attendere.
Già l’anno scorso l’Autorizzazione di tale impianto è stata annullata dal TAR Catania, a seguito del ricorso di alcuni cittadini pacesi.
Dopo tale annullamento è stato riemesso un nuovo provvedimento autorizzatorio da parte della Regione, che ancora una volta ha incassato il parere positivo del Sindaco uscente.
Attualmente sono pendenti al TAR Catania altri due ricorsi (uno proposto da alcuni cittadini, con l’intervento ad adiuvandum dell’ARCI provinciale, e l’altro dall’Associazione T.S.C.) contro la nuova autorizzazione.
Dobbiamo purtroppo segnalare che nell’ambito di tale giudizio è stato proprio il Comune di Pace del Mela, assieme alla Duferco, a difendere a spada tratta l’autorizzazione del nuovo impianto inquinante.
La decisione del TAR è attesa per il mese prossimo.

A tal riguardo il Comitato dei cittadini contro l’inquinamento nella valle del Mela Vi chiede di rispondere ai seguenti quesiti:

1) Qualora venisse eletto, in caso di vittoria dei suddetti ricorsi, tornerebbe ad avallare nuovamente l’autorizzazione del nuovo impianto inquinante della Duferco, oppure farebbe in modo di ostacolarla?

2) Qualora venisse eletto, in caso di vittoria dei suddetti ricorsi, proporrebbe ricorso al CGA per cercare di ribaltare la decisione del TAR e permettere alla Duferco l’entrata in funzione del nuovo impianto inquinante?

3) Qualora venisse eletto, in caso di una decisione del TAR del tutto o in parte favorevole alla Duferco, si costituirebbe in giudizio contro l’eventuale appello al CGA dei ricorrenti?

In secondo luogo, consapevoli che negli ultimi anni i risultati migliori in campo ambientale sono stati ottenuti allorquando si è realizzata una proficua collaborazione tra le amministrazioni comunali e le associazioni competenti in materia, Vi chiediamo di rispondere al seguente ulteriore quesito:
4) Qualora venisse eletto, è disposto a riprendere e rinnovare tale collaborazione?

Vi preghiamo di farci pervenire riscontro entro martedì 23 c.m.: ovviamente le Vostre risposte (o anche le mancate risposte) verranno da noi rese pubbliche e commentate nei giorni a seguire”.