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Un’estate con continui botta e risposta tra l’amministrazione comunale e l’opposizione su vari temi della città del Longano.

La tregua non avviene nemmeno in pieno agosto, stavolta a scatenare il dibattito politico tra i due fronti è la presunta illegittimità del bando di progettazione pubblicato all’albo pretorio dell’Ente riguardante il palazzetto dello sport “Aia Scarpaci”. A riguardo da Palazzo Longano, il sindaco Roberto Materia, ha voluto precisare che sulla questione: “L’art.23 comma 12 del codice degli appalti impone che la progettazione definitiva ed esecutiva siano svolte dal medesimo soggetto, onde garantire omogeneità e coerenza del procedimento. A tal proposito – continua Materia – inoltre viene incontro il parere Anac n. 49/2015 che vieta categoricamente il frazionamento artificioso degli incarichi di progettazione per evitare affidamenti diretti in luogo delle doverose procedure “concorsuali” maggiormente concorrenziali, come quella “aperta” adottata dagli uffici dell’Ente nell’ottica della massima trasparenza.

Le linee guida attuative dell’Anac, per l’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, individuano quale requisito di capacità economica da possedere ai fini dell’ammissione alla gara, quello di avere un fatturato globale, negli ultimi tre esercizi antecedenti alla pubblicazione del bando, corrispondente ad un importo massimo pari al doppio dell’importo a base di gara. Conseguentemente la soglia prevista nel bando, pari a 123.000 euro circa, è imposta dalle normative vigenti e dalle linee giuda dell’Anac.
Il disciplinare di gara all’art. 5, comma 3, prevede che il numero di professionisti richiesti per l’espletamento delle prestazioni oggetto dell’appalto sia di 2 (due) unità; lo stesso disciplinare, all’art.11 comma C lettera b, impone che, nel caso di raggruppamento dei partecipanti, vi debba essere la presenza, quale progettista, di almeno un professionista laureato abilitato da meno di 5 anni all’esercizio della professione. Tutto ciò proprio a tutela dei giovani professionisti i quali possono inoltre usufruire dell’avvalimento, cosi come previsto nel bando di gara.
Forse a qualcuno dà fastidio che questa amministrazione proceda all’affidamento degli incarichi di progettazione tramite procedure “aperte” a tutti e non tramite affidamenti diretti, evitando in tal modo, al contrario di quanto sostiene il consigliere ed ex assessore Bongiovanni, di “favorire i soliti noti”.
Tutto ciò non solo a chiarimento di quanto pubblicato sugli organi di stampa ma soprattutto per una corretta informazione e a sostegno di quella trasparenza e legalità che ha sempre contraddistinto questa amministrazione sin dai primi atti”.