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L’assessore comunale al contenzioso Ilenia Torre, tiene a rispondere all’interrogazione consiliare dei gruppi di opposizione Avanti con fiducia, Bene comune e PD, relativa alla gestione dei procedimenti contenziosi. L’assessore Torre, propone nella sua lunga e dettagliata lettera di riscontro, diverse precisazioni in tema di regolamento degli incarichi, dei debiti fuori bilancio dell’ente e della gestione dei contenziosi. 

“Facendo seguito all’interrogazione indicata in oggetto, si rappresenta alle SS.LL. che il Regolamento per il conferimento degli incarichi legali è stato approvato a seguito di un lungo iter procedurale che ha visto coinvolte per mesi le Commissioni consiliari, che hanno avuto modo, sul punto, di confrontarsi ripetutamente sia con il Dirigente di Settore, che con il Segretario Generale, i quali hanno più volte fornito espressamente il loro parere rispetto alla conformità del suddetto Regolamento alla nuova disciplina introdotta dal D. Lgs. 50/2016.

Anche la più recente dottrina ha sottolineato che il conferimento di un singolo e puntuale incarico legale non può soggiacere a procedure concorsuali di rigido stampo selettivo che si appalesano incompatibili con la struttura della fattispecie contrattuale, qualificata – alla luce dell’aleatorietà dell’iter del giudizio – dalla non predeterminabilità degli aspetti temporali, economici e sostanziali delle prestazioni e dalla conseguente assenza di basi oggettive sulla scorta delle quali fissare i criteri di valutazione necessari in forza della disciplina recata dal codice dei contratti pubblici.

Ciò nonostante, non v’è dubbio che in ogni caso la selezione dei legali dell’Ente – pur non soggiacendo all’obbligo di espletamento di una procedura comparativa di tipo concorsuale – non può prescindere dall’applicazione dei principi generali di una buona azione amministrativa ai quali deve conformarsi.

A tale ultimo proposito si evidenzia che nella gestione dei procedimenti contenziosi dell’Ente viene data attuazione a tutti i principi di cui all’art. 4 del

  1. Lgs. 50/2016.

Ed infatti, se per un verso la riduzione degli onorari rispetto ai parametri base di riferimento determina una riduzione delle spese a carico dell’Ente e, pertanto, il rispetto del principio di economicità; per altro verso, la comparazione dei curricula, la rotazione a parità di condizioni nella scelta dei legali inseriti in ciascuna sezione, l’evidenziazione delle ragioni sottese alle singole scelte (tutte effettuate tenendo conto delle competenze dichiarate dai legali inseriti nell’albo), la pubblicità degli elenchi, la predeterminazione delle spese, sono criteri che garantiscono il pieno rispetto dei principi di cui al summenzionato art. 4.

Non si comprende quale possa essere la relazione sussistente tra il regolamento di questo Ente e la delibera approvata dell’ANAC n. 1158/2016 citata nell’interrogazione, posto che nella stessa l’Autorità nazionale anticorruzione – com’è evidente – si è pronunciata sulla conformità al nuovo codice degli appalti di un elenco di professionisti che nulla ha in comune, per le modalità procedurali con le quali è stato adottato, con l’albo di questo Ente.

Ancora più incomprensibili appaiono le osservazioni mosse a proposito di una gestione “fallimentare” dei profili finanziari relativi al contenzioso.

Le SS.LL., infatti, hanno evidenziato che nell’anno 2015 solo 30.000 Euro e nell’anno 2016 solo 140.000 Euro sono stati utilizzati per ripianare i debiti determinati dalle nomine dei legali dell’Ente per le quali non era stato previsto, ab origine, un impegno spesa per l’intera somma prevista per i compensi, ma hanno omesso di considerare altri aspetti – altrettanto importanti e “impegnativi” – rispetto alla gestione del contenzioso.

Sarà probabilmente sfuggito alle SS.LL. che la decurtazione delle somme pagate ai legali trova giustificazione nella necessità – alla quale questa Amministrazione ha dovuto far fronte – di ripianare debiti fuori bilancio scaturenti da sentenze per un ammontare pari ad Euro 7.784.360, 67 per l’anno 2015 (di cui Euro 6.363.804,18 imputati al bilancio 2015, Euro 819.562,08 imputati al bilancio 2016 ed Euro 600.994,41 imputati al bilancio 2017) e ad Euro 962.269,39 per l’anno 2016 (di cui Euro 700.027, 98 imputati al bilancio 2016 ed Euro 262.241,41 imputati al bilancio 2017).

Non si tratta, dunque, di dimenticare o di trascurare il pagamento delle parcelle ai legali, ma soltanto di adottare, nello scenario contingente, strategie di gestione finanziaria utili a risolvere le situazioni più critiche e a fare salva la stabilità finanziaria dell’Ente.

Nessuno può trascurare che i debiti fuori bilancio riconosciuti – e laddove possibile pagati mediante assunzione di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti – nel corso degli esercizi 2015/2016, con la gestione Materia, ammontano a quasi 8.750.000 euro, 6.000.000 di euro in più di quelli che la Giunta precedente ha potuto riconoscere (per poco più di € 2.500.000) in tutto il triennio precedente.

Si tratta di sentenze emesse dal 2011 in poi, debiti la cui inottemperanza esponeva l’Ente ad enormi rischi finanziari qualora fossero stati avviati atti esecutivi.

A qualcuno, anzi, sarà sfuggito che proprio nel 2015 – e proprio per taluna di quelle sentenze – il Comune è stato destinatario di atti esecutivi (pignoramenti presso il Tesoriere) per circa € 1.600.000.
            Non trascuratezza, dunque, ma oculata gestione, certamente nel quadro “della coperta corta …”!

Per ciò che attiene all’accantonamento fondi per i rischi scaturenti dalla gestione del contenzioso in relazione al triennio 2017/2019 si precisa che già con l’approvazione del rendiconto 2015 è stata accantonata la somma di Euro 3.200.000,00, quantificata dalla ragioneria dell’Ente sulla scorta dell’ammontare dei debiti fuori bilancio riconosciuti nei precedenti anni.

Nel contempo è stato avviato dall’ufficio contenzioso un monitoraggio per valutare, con il supporto dee legali dell’Ente, il rischio di soccombenza in relazione alle cause non ancora definite.

In attesa della conclusione di tale monitoraggio è stata accantonata per il triennio 2017/2019 una ulteriore somma di 60.000,00 Euro che si aggiunge quella di 3.200.000,00 sopra richiamata.

Questo non esclude che nel corso dell’esercizio 2017 possano essere destinate ulteriori fondi – laddove resi disponibili da risorse aggiuntive, ovvero da risparmi su altre iniziative – per rafforzare ed accelerare il percorso di estinzione dei debiti in argomento”.