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Non sembra destinato a placarsi il dibattito sui costi dell’energia elettrica dell’ente comunale, questione sollevata dai gruppi di opposizione che avevano chiesto anche le dimissioni del sindaco della città del Longano.   

Da Palazzo Longano è arrivata in mattinata una nota di risposta sul tema, a firma del primo cittadino Roberto Materia: “In questi ultimi giorni si é aperta un’incalzante campagna tesa a disegnare un “caso” relativo ai costi di energia elettrica sostenuti dal Comune, per concludere con la richiesta di dimissioni del sindaco. Ebbene, a questo gioco assolutamente io non ci sto, e le ragioni sono presto dette, così da ristabilire i contorni autentici – e reali – della questione, per ricondurla, se possibile, nell’alveo della normale dialettica istituzionale, nell’interesse dei cittadini e al di fuori di obiettivi politici di breve respiro. Ebbene, è noto a tanti – e soprattutto a chi ha amministrato negli ultimi anni – che la questione dei ritardi dei pagamenti non è deflagrata all’improvviso, ma è frutto di un più lungo e inesorabile processo che ha visto la costante crescita dell’esposizione debitoria verso i fornitori di energia e il sempre maggiore allungamento dei tempi di pagamento. Per questo il Comune é stato escluso dal mercato libero e collocato nel mercato di salvaguardia, non per inerzia di questa Amministrazione.
Per essere più chiari, nel 2014 su un totale di € 1.692.399,78 sono stati pagati € 45.300,28 per il 2014 ed € 1.647.099,50 di competenza 2013 ed anni pregressi.
Per il 2015 i pagamenti ammontano ad € 129.121,88 per quell’anno e a € 1.702.999,47 per il 2014 ed anni pregressi; e così nel 2016, con € 233.615,36 per l’anno in corso ed € 821.323,48 per il 2015 ed annualità pregresse (dati forniti dalla Ragioneria del Comune). La Giunta Materia ha affrontato la situazione e, tra il 2016 e il 2017, ha approvato ben tre piani di rientro per quasi quattro milioni di euro (delibere della G.M. nn. 82/2016, 72/2017 e 175 del 16.06.2017): in tal modo ha ridotto il peso degli interessi richiesti dai fornitori, ha bloccato la maturazione di ulteriori interessi e ha iniziato a costruire i presupposti per tornare nel mercato libero.
Sulla base di questi presupposti, avendo rateizzato il debito passato, gli uffici oggi hanno potuto avviare le procedure per rientrare nella convenzione Consip a condizioni di mercato libero.
In parallelo, – non si trascuri ciò – c’era in corso anche la ben nota questione del progetto di finanza per la gestione degli impianti di pubblica illuminazione, con la quale – anche in questo caso la Giunta Materia prima ed unica con un disegno organico – si é cercato di perseguire l’obiettivo del rinnovamento tecnologico degli impianti e dell’abbattimento a regime dei costi di gestione. Questa, é soltanto questa, é la realtà: una realtà che vede la Giunta Materia come l’Amministrazione che ha affrontato in maniera organica (sia sul piano finanziario sia su quello tecnologico) situazioni vecchie e consolidate, situazioni che oggi qualcuno che ad esse non é estraneo intende sfruttare a proprio favore! Questo per ulteriore diritto di replica”.