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Nel pomeriggio di martedì 21 Dicembre 2021 presso la Sala Paolo Borsellino di Palazzo Jung a Palermo, è stata inaugurata la Mostra Collettiva “I Colori del Mediterraneo”. A presentare l’importante evento il curatore artistico dell’esposizione, il maestro di pittura Francesco Anastasi.

Nel suo intervento introduttivo Anastasi, ha dato il benvenuto ai presenti affermando: “Un meraviglioso evento per me e per gli artisti. Sono onorato di aver qui l’On. Eurodeputato Francesca Donato che deve partire per Roma. Farà un  brevissimo intervento, poi darò la parola a Massimiliano Rosselli perché l’arte deve entrare in politica e non viceversa.

L’On. Francesca Donato ha così esordito: “La nostra città ha una storia e un patrimonio culturale che pochi hanno. È il luogo più adatto per far ripartire l’arte in questa regione. A causa della pandemia e non solo, ma anche per scelte scellerate e discutibili della politica non è valorizzata come dovrebbe, e non parlo solo di turismo, di business, ma di potenziale di lavoro come voi, come tutti gli artisti che espongono in questa mostra. Che hanno un talento vero che aspetta di essere scoperto, coltivato, valorizzato. Le istituzioni dovrebbero occuparsene. L’Italia detiene un quarto del patrimonio mondiale e far perdere questa ricchezza ai nostri figli sarebbe un peccato. In altri paesi l’arte è valorizzata, nel nostro si studia arte solo nei licei artistici. Inoltre noi genitori per i figli scegliamo studi più remunerativi. L’accesso ai luoghi d’arte dovrebbe essere consentito a tutti. Nel periodo di lockdown a Berlino in Germania a tutti gli artisti, pittori, fotografi ecc è stato dato un contributo di 5000€ al mese. Dobbiamo pretendere misure di sostegno per l’arte.”

Secondo intervento è stato quello del Dott. Massimiliano Rosselli: L’arte è un messaggio, è una creazione, ognuna diversa dall’altra, ciascuna trasmette qualcosa. La frase detta prima da Anastasi ‘Perché non proviamo a portare l’arte nella politica e non la politica nell’arte’ è mia, lui l’ha fatta sua. Adesso voglio ascoltare voi. Cettina Pagano: “Io concordo con i critici perché l’arte è studio, bisogna essere consapevoli e umili.” Giovanni Giarrettini: “Mi fa piacere sentire le parole dei politici sull’arte. La creatività è di tutti gli artisti. Il discorso è non avere dei paletti. Dipingere significa dare sfogo alla propria anima, io sono stato in tanti luoghi, dipingo da 47 anni.” Daniela: “Io sono molto autocritica, volevo chiedere come si valuta un’opera, chi può dire questa è un’opera d’arte?” A questa domanda ha risposto Massimiliano Reggiani: “Credo che un’opera artistica debba avere una grande padronanza di tecnica e di linguaggio, ma dev’essere anche piena di contenuto. Non possiamo dire se un’opera è ben fatta rispetto al modo in cui è stata fatta, bisogna apprezzarne la veridicità, l’uso del colore. Non è detto che un opera che sia brutta non sia un opera d’arte. Importante è il percorso che l’artista ha fatto e la coerenza con il periodo storico in cui l’opera è stata realizzata.”

A seguire ecco la Prof.ssa Patrizia Prado: “Palermo è sempre stata nel mio cuore. Nel 2019 eravamo qua e abbiamo chiuso la mostra per il lockdown. Sono emozionata. In 30 anni d’insegnamento ho visto menti, ho scoperto un mondo. Insegno in corsi d’inclusione. È proprio vero, il bello salverà il mondo. Tante volte ci si affida alla scuola, ma il primo nucleo è la famiglia. Il gruppo di questi artisti è coeso e ama l’arte.” Successivo intervento quello dell’Arch. Giovanni Petix: “Quando si parla di arte bisogna sentirla. Arte non è saper esprimere ciò che si ha dentro. Bisogna prendere quello che uno ha e bisogna apprezzarlo. La Sen. Valeria Grasso è intervenuta all’evento telefonicamente: “Buonasera mi volevo scusare per non poter essere presente. Ringrazio Francesco e tutti gli artisti presenti in questa mostra perché in questo momento così triste l’arte è importante. Vorrei essere lì con voi e spero di esserci la prossima volta, ma purtroppo adesso devo essere a Roma. L’arte rinfranca i nostri cuori.”

Molto interessanti le parole del Critico d’Arte Massimiliano Reggiani: “L’arte è  espressione di un linguaggio personale che viene veicolato, ciò nel passato non accadeva perché c’erano dei canoni da seguire. Adesso viviamo un momento di libertà creativa. Non è detto che tutto questo veicolare porti a una creazione di un linguaggio e neanche che ciò venga considerato arte. Ma è importante la ricerca. L’arte fa da base ad una società destrutturata e di conseguenza anche l’arte è destrutturata. È bello essere qui, perché si vede ciò che è stato prodotto. L’arte contemporanea è una gran ricerca di linguaggi e una volta trovata bisogna riempirla di contenuti. Essa ha lo scopo non solo di farci stare bene ma anche di farci interrogare su delle tematiche. Ciascuno deve prestare una grande attenzione al materiale con cui dipinge, deve padroneggiarlo e in  molti di voi è già così. Non esiste un giudizio oggettivo, per cui si dice questa è arte, questa no. Non è detto che deve dare un senso di pace e serenità. Può anche dare sensazione di sgomento.

Francesco Anastasi ha poi informato che agli artisti partecipanti alla collettiva nel Gennaio 2022 verranno dati dalla Sen. Valeria Grasso delle targhe, mentre adesso hanno ricevuto gli attestati di Merito. Massimiliano Rosselli ha fatto notare come il Sindaco di Agrigento Miccichè abbia conferito la cittadinanza onoraria al maestro Francesco Anastasi del quale verrà esposta proprio in quella città un’opera lunga 30 metri dal titolo: “Profumi e colori di Palermo” che rappresenta la Vucciria. Inoltre lo stesso sta organizzando tante altre mostre in varie parti d’Italia come Venezia, Milano ecc. La serata si è conclusa con le parole di Francesco Anastasi: “Voglio ringraziare questi miei mega amici che stanno dietro la scrivania, siamo una forza! Forza Arte!

Ricordiamo, infine, che fra gli artisti partecipanti a questa esposizione vi è anche la pittrice barcellonese Loredana Aimi che presenta due sue opere olio su tela, “La grotta marina”, 50×60 e “Senza titolo”, 30×40, dipinti che l’autrice così descrive: “La grotta marina” parla del mio amore verso il mare e della vastità di esso. La grotta rende ancor più perfetto ciò che lo è già. In “Senza titolo” l’anatra che nuota mi dà serenità perché esprime l’armonia tra l’anatra e il lago. Inoltre è come se il tempo si fermasse dando spazio alla natura. Io dipingo tutto ciò che mi colpisce e amo. Non riuscirei a dipingere se mancasse uno di questi due elementi, Emozione e Amore.”

La mostra collettiva “I Colori del Mediterraneo” sarà aperta al pubblico al Palazzo Jung, sala Paolo Borsellino, via Lincoln n.71, a Palermo, fino al 5 Gennaio dalle ore 9:00 alle ore 18:00 escluso la domenica e i giorni festivi.