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Continua la ricerca artistica materica e informale di Matteo Dragà, con la mostra personale dal titolo “Frammenti”, che sarà inaugurata a Palermo il prossimo 4 marzo 2020 alle ore 19,00 nell’esclusiva sede del Centro Culturale CaMus di Via Giuseppe Patania al civico 16. L’evento con il Patrocinio Culturale della Città di Palermo è curato dalla storica dell’arte Alessandra Consiglio, da Lorenzo Pileri responsabile arte Centro Culturale CaMus e dal barcellonese Rosario Andrea Cristelli, architetto esperto di arte contemporanea e presidente dell’associazione culturale Galleria PROgetto CITTA’.

Già nel 2017 con Galleria PROgetto CITTA’ Matteo Dragà sempre sotto la direzione artistica dell’architetto Cristelli aveva ideato e promosso la sua prima mostra personale dal titolo Materico Informale Narrativo conquistando notevole successo, non solo tra i giovani e tra gli addetti ai lavori più pronti alla sperimentazione artistica d’avanguardia ma anche tra i più conservatori di un pensiero classico che con entusiasmo hanno invece esternato interesse, curiosità e apprezzamento. Negli anni a seguire la costante collaborazione tra la GALLERIA PROgetto CITTA’ e l’artista ha visto istituzionalizzare importanti eventi culturali e numerosi traguardi tra cui i Laboratori inclusivi e la Mostra “Numbers” nella Chiesa di San Giacomo di Milazzo con i bambini speciali dell’Oratorio di San Filippo del Mela (Me), La Notte della Primavera del 2017 a Barcellona Pozzo di Gotto, Le giornate del Contemporaneo AMACI in GALLERIA, la Mostra collettiva “Segni su Carta” al Museo della Civiltà contadina di Floresta, l’Installazione Giardino d’infanzia alla XXI edizione dell’Infiorata di San Pier Niceto (Me), i laboratori didattici con l’Istituto Comprensivo “Luigi Capuana” e le recenti operazioni di rivitalizzazione urbana col “Borgo informale” nel quartiere dell’Addolorata a San filippo del Mela (Me) con gli artisti figurativi Carmelo Caracozzo e Cesar De Agostini sempre con la direzione artistica dell’architetto Rosario Andrea Cristelli.

Nella mostra palermitana che si concluderà il 18 marzo, l’artista presenterà 14 tele di grande formato immediatamente riconoscibili per il suo linguaggio materico/informale e 17 grafiche rese autografe e incorniciate per l’occasione che rappresentano in due dimensioni la spazialità tridimensionale delle sue tele. Matt Dragà ha voluto inoltre che le sue tele dialogassero con la tradizione delle luminarie che saranno integrate come “frammenti luminosi” nell’allestimento, una sorta di omaggio alla sua Sicilia cui si sente fortemente legato e alla città che lo ospita, da sempre legata al simbolismo delle luminarie nelle feste patronali. “Frammenti materici” su tela e “frammenti grafici” su carta immortalati abilmente da Emanuele Grifo e stampati su supporti professionali da ImmaginazioneFineArt.

Come afferma Cristelli: Il “frammento” è quella parte della composizione precedente che ci permette di poter immaginare altro attraverso se stesso. Il “frammento” ci dà la possibilità di ricordare, di ripensare con la nostalgia del passato ma non solo. Il “frammento” è stimolo per la costruzione dell’immagine futura. Il “frammento” è sicuramente parte di un sistema precedente ma è pure unità che basta a se stessa. La mostra “Frammenti” di Matteo Dragà vuole essere un racconto unitario composto di parti autonome, vuole essere un’opera aperta pronta ad essere smembrata o continuata, vuole essere un capitolo di un libro, una pagina di vita materica, un segno materico da decifrare tra i colori,  un’esperienza estetica sicuramente da vivere.