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App per contingentare gli ingressi, percorsi dedicati, sanificazioni. Questo e molto altro si vedrà da lunedì 25 maggio nelle palestre, piscine e centri di danza di Barcellona P.G., Milazzo ed i comuni della Valle del Mela, che verranno nel tempo del post coronavirus, comunque nel rispetto del distanziamento interpersonale e senza alcun assembramento. Dalle lezioni degli istruttori sui social network dei milazzesi e barcellonesi, si passa nei centri sportivi, nelle piscine e nelle scuole di danza.

Si è lavorato ad un protocollo per la ripresa delle attività sportive, frutto di un’analisi delle decine di proposte arrivate dalle realtà di circoli e palestre. Il tutto è stato valutato in base alle linee guida dei medici per avere la validazione del Comitato tecnico scientifico. Il Ministro allo Sport Vincenzo Spadafora ha emanato le linee guida per consentire così ai circoli di adeguare gli spazi, le strutture, i servizi e gli attrezzi a quello che sarà uno standard obbligatorio. Tutti, dai centri più piccoli alle mega palestre del comprensorio, si sono già posti in condizione di ragionare sulla fattibilità della ormai prossima riapertura del 25 maggio. Il protocollo prevede tutte le azioni propedeutiche da compiere prima di questa data, nel periodo di attività motoria e dopo la chiusura serale, compresa l’apertura autorizzata del punto bar ai sensi di quanto disposto dall’articolo 3 della presente ordinanza. Tra quelle imprescindibili, per cominciare ci sono la sanificazione, fondamentale, e la preparazione del personale tecnico alla nuova modalità di lavoro. Ogni struttura dovrà quindi studiare la gestione degli ingressi, dei percorsi differenziati, la segnaletica, i modi per proteggersi, le distanze e soprattutto il numero degli accessi, che a seconda della attività e degli spazi disponibili sarà diversa.

Obbligatorio sarà l’uso di disinfettanti ed eventuale quello di protezioni in plexiglass. C’è poi il grande problema degli spogliatoi e dei bagni, probabilmente il tema più delicato e complicato. Se in una piscina (obbligo di distanza in acqua di sette metri quadrati) infatti l’azione del cloro riduce il pericolo dei virus, poi le docce e gli spogliatoi, con il loro ambiente umido, facilitano il suo veicolarsi.