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Ancora criticità relativamente al passaggio (disordinato) dei pendolari dello Stretto. Il sindaco De Luca chiede urgentemente alle Autorità di intervenire per ridurli drasticamente, lasciando una “quota fissa” di passeggeri per garantire i servizi minimi essenziali.

Il sindaco rende nota sulla sua pagina facebook, la richiesta inviata alle Autorità competenti per risolvere definitivamente quelle criticità che non hanno consentito a molti passeggeri deputati a garantire i servizi minimi essenziali, di poter atttaversare lo Stretto. Si tratta di un tema su cui De Luca da giorni va insistendo, rimanendo costantemente disatteso dalle Autorità cui torna ancora a rivolgersi. Di seguito il testo della lettera.

Ecco di seguito la nota già inviata a chi di competenze!

Al Ministro dei Trasporti

Al Presidente della Regione Siciliana

A S.E Prefetto di Messina

p.c. Capitaneria di Porto di Messina

Presidente dell’Autorità di Sistema
Portuale dello Stretto

Oggetto: Decreto Ministero Trasporti n. 118 del 16/3/2020: Disciplina della navigazione nello Stretto di Messina: gravi criticità in merito alla mobilità dei passeggeri e del pendolarismo dello Stretto per i servizi essenziali.

Con l’entrata in vigore del Decreto in oggetto, si è registrato un grave disagio su chi giornalmente “vive” l’Area Integrata dello Stretto.
Come già riferito con la nota prot. n 74849 del 14 marzo 2020 e successivamente integrata con nota prot n. 74863 del 15 marzo 2020, trasmesse al Presidente della Regione Sicilia, il numero di pendolari che giornalmente viaggia da e verso la Calabria è notevole, attestandosi in una quota di 5.000 passaggi/giorno, comprendendo al suo interno anche numerosi lavoratori nei vari ambiti della P.A. che, garantiscono ogni giorno il servizio essenziale. Tra questi risulta utile annoverare appartenenti a personale sanitario (medici, infermieri, etc.), alle Forze dell’ordine, magistrati e dipendenti del Ministero della Giustizia, alle Forze Armate, etc..
Non si comprende quale sia stato il criterio che ha determinato la decisione finale contenuta nel Decreto di cui in oggetto, che sembra non aver tenuto minimamente in considerazione quanto comunicato da questo Comune con le note sopra indicate e dirette al Presidente della Regione.

L’Attuazione del Decreto di fatto, ha determinato la quasi impossibilità alle categorie professionali sopra indicate, circa il 65% (3.500 passaggi/giorno), di potere svolgere la propria attività non essendo stato loro garantito il passaggio attraverso lo Stretto, con la tragica conseguenza che numerosi servizi essenziali sono stati interrotti o messi in grave difficoltà per l’impossibilità di questi operatori di raggiungere il posto di lavoro.
Di seguito si riportano i dati forniti dalle Autorità marittime dello Stretto, che consentono di far conoscere il fabbisogno effettivo giornaliero per il solo traffico passeggeri suddivisi per tratta:

Passeggeri SENZA AUTO AL SEGUITO che di media utilizzavano GIORNALMENTE le navi dello Stretto prima dell’emergenza coronavirus:

– Tratta Messina – Reggio Calabria con Blujet: 600 passeggeri
– Tratta Reggio c. – Messina con Blujet: 600 passeggeri

– Tratta Messina – Villa con Caronte: 800 passeggeri
– Tratta Messina -Villa con Blujet: 400 passeggeri

– Tratta Villa – Messina- con Caronte: 500 passeggeri
– Tratta Villa – Messina con Blujet: 400 passeggeri

Ai dati sopra indicati occorrerà aggiungere i passeggeri a bordo di auto che usufruiscono dei mezzi Caronte sulla tratta Messina – Villa. Su questa tratta la Caronte ha registrato circa 600 auto al giorno (dato complessivo di andata più ritorno).

Nella giornata odierna sono pervenute a questo Comune centinaia di segnalazioni con le quali veniva denunciata, anche mediante fotografie, tale criticità. Non ultimo, è stato rappresentato che si è verificato un assembramento di persone presso le navi che svolgono il servizio tra Villa San Giovanni e il Porto di Tremestieri che normalmente viene utilizzato quale porto merci, con evidente depauperamento dell’efficacia delle misure di sicurezza della navigazione e di quelli anti contagio COVID 19, sia attive che passive.

Si aggiunge inoltre che, nei provvedimenti generali è stato sottovalutato, o scarsamente preso in considerazione, la c.d. “autostrada del mare” che garantisce la tratta Salerno- Porto Storico di Messina, con inevitabile ripercussioni in termini di eventuale contagio se non disciplinate da un ferreo controllo a terra in partenza ed all’arrivo, oltre il rispetto di tutte le norme di sicurezza anti contagio previste nei vari provvedimenti la cui applicazione deve essere garantita a bordo della nave.

Per quanto sopra esposto risulta necessario:
1. Integrare il Decreto indicato in oggetto, con le misure necessarie a garantire il passaggio dei pendolari nell’area integrata dello Stretto, garantendo una “quota” fissa, minima ed essenziale, di passaggi/giorno anche in determinate fasce orarie, tali da consentire comunque il raggiungimento dei posti di lavoro e, di conseguenza, la prosecuzione dei servizi essenziali.
2. Attivare le Forze Armate per i controlli di rito al fine di evitare gli assembramenti davanti ai punti di imbarco, eseguire i controlli sanitari (unico vero strumento per contenere il contagio) allestire dei punti di identificazione dei passeggeri anche in ottemperanza delle Ordinanze del Presidente della Regione n. 3 del 8 marzo 2020 e n. 5 del 13 marzo 2020;
3. Raccordarsi con il responsabile del Porto di Salerno relativamente agli imbarchi sulla nave che segue la rotta Messina-Salerno, dove peraltro risulta imminente l’impiego delle Forze Armate, giusta Ordinanza del Presidente della Regione.

Attesa la gravità della situazione e l’indifferibilità delle questioni poste all’attenzione del Ministro, si attende un pronto riscontro alla presente.

IL SINDACO
On.le Dott. Cateno De Luca