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Prosegue l’Estate del Museo Epicentro e dopo gli eventi tenutisi a casa, nella splendida località collinare di Gala nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto, il Direttore dell’Epicentro Nino Abbate andrà in trasferta e in una città di grande fascino e prestigio nel mondo: Taormina.

Qui negli spazi espositivi del Palazzo Duchi di Santo Stefano verrà inaugurata il 4 agosto 2016 alle ore 18,00 la Mostra Personale di Scultura “Pietre” che rende omaggio al maestro di Graniti “Giuseppe Mazzullo”. Ricordiamo che lo stesso Abbate fu vincitore di ben due edizioni del premio internazionale di scultura  “G. Mazzullo”, tenutosi la prima edizione al Monte di Pietà (Messina, 1990) con l’opera la Raccoglitrice di arance entrata nella collezione d’arte moderna della provincia di Messina, Palazzo dei Leoni; e nella seconda edizione con l’opera L’emarginato (Santa Marina di Salina, 1992).

La mostra che si protrarrà sino al 16 agosto 2016 è  organizzata dalla “Fondazione Mazzullo” si avvale dalla presentazione del Presidente della Fondazione Alfio Auteri, e dal Dott. Mario D’Agostino e dalla Dott.ssa Katia Trifirò, che hanno scritto anche i testi in catalogo.

Mario D’Agostino scrive: “Giuseppe Mazzullo” – L’incontro spirituale con Nino Abbate Pietre. “Il titolo esprime la forza e l’energia della materia plasmata da Giuseppe Mazzullo, a cui la mostra rende omaggio. Un elemento che imprigiona l’essenza della terra e la sprigiona grazie all’estro creativo dell’artista. Giuseppe Mazzullo, “figura unica del Novecento”, ha trovato a Taormina la sua ispirazione lasciando in eredità “pezzi” della sua arte. E a Taormina, nel Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, nella sua fucina, si consuma l’incontro spirituale con Nino Abbate. Il mondo artistico di Nino Abbate sembra la perfetta combinazione tra valori classici e modernità. La geometricità, l’immobilismo, la compostezza delle forme incontrano l’irrequietezza, marchio distintivo dell’uomo contemporaneo…..”

 Katia Trifirò scrive: In principio era la pietra. Le sculture parlanti di Nino Abbate “Inquietudine, coraggio, ricerca. Potrebbe definirsi entro il campo di energia sprigionato da questi tre elementi cardine il percorso artistico estremamente eclettico di Nino Abbate, destinato a configurarsi in un opus al tempo stesso concreto e visionario, che nella cifra del Pánta rêi, del divenire incessante, della contaminazione e della metamorfosi continua dei linguaggi espressivi trova la formula privilegiata della propria scaturigine e della propria essenza. Pittore, scultore, performer, infaticabile animatore e operatore culturale – il suo Museo “Epicentro” di Gala, sulle nobili colline di Barcellona Pozzo di Gotto, è l’esito più sorprendente di una intera vita consacrata all’arte – Abbate si impone definitivamente all’attenzione critica vincendo per ben due volte, nel 1990 e nel 1992, il Premio internazionale Giuseppe Mazzullo, rispettivamente con le opere in pietra arenaria La Raccoglitrice d’arance(1987) e L’emarginato (1985): un riconoscimento che contribuisce a certificarne l’originalità dell’impostazione, fondata, come ribadiscono le motivazioni del Premio, sull’impasto di primitivismo e drammaticità, vitalità e carica primordiale….”

Un evento assolutamente da non perdere in uno scenario bellissimo e ancora una volta Nino Abbate ci regala e si regala un evento di grande qualità.